Il contratto di fornitura energetica della tua azienda sta per terminare? Oppure stai programmando di avviare una gara per una futura fornitura energetica?
Adesso ti ritrovi immerso nel mare magnum di tutte le papabili offerte che la moltitudine di attori del mercato dell’energia (più di 500 tra fornitori e rivenditori in Italia) vogliono proporti. Non disperare. Ti sembra forse un momento critico, ma in realtà potresti sfruttare questa situazione a tuo vantaggio.
L’arrivo della maturità del tuo contratto di fornitura energetica potrebbe essere finalmente l’opportunità di confrontare le varie offerte di energia, per trovare quella più adatta alle esigenze e al budget aziendale.
Se stai pianificando di lanciare presto una gara è importante che tu ricordi di non commettere dei gravi errori che ti porterebbero a pagare ingenti spese. Questo articolo nasce da una discussione avvenuta dopo pranzo tra noi del team di comunicazione e Nicolas Henn: il fondatore della startup YEM.
Quasi con ironia si parlava di quali sono le sviste peggiori che si potrebbero commettere. Così abbiamo pensato che avremmo potuto fornire una mini guida, con lo scopo di evitare che i nostri lettori commettano questi errori. Abbiamo deciso di selezionare 6 possibili errori, a nostro avviso quelli da evitare assolutamente.
1 - Non anticipare la fine del contratto
Se stai pianificando di lanciare presto una gara per prima cosa è importante controllare se nel contratto in essere è presente la clausola del tacito rinnovo.
In tal caso dovresti inviare una lettera di disdetta al fornitore, entro i termini previsti dalla clausola. Soltanto in questo modo potrai cambiare fornitore tranquillamente.
In caso contrario saresti costretto a pagare delle penali sia al nuovo che al vecchio fornitore.
2 - Chiedere una durata di validità troppo lunga
Se stai per sottoscrivere un contratto a prezzo fisso un’altra trappola da evitare assolutamente è quella di richiedere una durata di validità per l’offerta di energia troppo lunga.
La durata di validità è il tempo di cui disponi per accettare un'offerta di energia. Bisogna tenere conto del fatto che più la durata di validità stabilita è lunga, più potrebbe aumentare il prezzo proposto dal fornitore.
Così facendo il fornitore può tutelarsi dalle variazioni di mercato. Spesso si tende a cercare di aumentare la durata di validità, per evitare di non avere abbastanza margine di scelta. Se per esempio la durata di validità stabilita iniziasse alle 10 e finisse alle 11, a partire dalle 11 e 1 minuto non si è più nella posizione di accettare qualsiasi offerta di energia.
Nel caso in cui la durata di validità invece, fosse di un giorno il prezzo dell’energia aumenterebbe non di poco. Come ordine di grandezza la durata di validità di un’ora rispetto alla durata di un giorno potrebbe aumentare anche di 50 cent/MWh in più. Forniamo un facile esempio.
Moltiplicando 50 cent/MWh per una fornitura di 10.000 MWh arriveresti a pagare fino a 5.000 euro in più, se la durata di validità per l’offerta fosse non di un’ora ma di un giorno.
3 - Sottovalutare se possiedi un contratto a prezzo fisso o variabile
Come avevamo scritto in uno dei nostri primi articoli: Prezzo fisso o indicizzato? Prima di avviare una RdO è importante essere consapevoli delle differenze tra le varie forme contrattuali. Per essere più chiari possibile ecco delle semplici definizioni:
Prezzo fisso
Ogni MWh di energia consumato durante il periodo contrattualizzato viene fatturato ad un prezzo fisso, determinato al momento della firma del contratto.
E' importante che ti ricordi che con la clausola del tacito rinnovo, il contratto a prezzo fisso si trasforma spesso in prezzo variabile senza fixing se non è stata avviata una RdO.
Prezzo indicizzato
Ogni MWh di energia consumato durante il periodo contrattualizzato viene fatturato ad un prezzo variabile, sulla base delle variazioni di mercato del prezzo di referenza, scelto al momento della firma.
Prezzo indicizzato con fixing
Quando si ha un contratto di fornitura di gas o energia elettrica a prezzo variabile, la società contraente può richiedere il fixing del prezzo al proprio fornitore.
Si tratta di fissare il prezzo di una parte dei volumi o dell’intero profilo di consumo, previsto in un determinato periodo futuro alle condizioni economiche del mercato in quel momento.
In questo modo il fixing consente al consumatore di trasformare un contratto a prezzo indicizzato in un contratto a prezzo fisso (in toto o in parte), eliminando il rischio di una salita dei prezzi ed il conseguente aumento dei costi di fornitura.
Potrebbe sembrare un errore molto banale, ma purtroppo non è un errore raro.
Se per esempio ti rendi conto solo in un secondo momento di aver sottoscritto un contratto di fornitura energetica a prezzo fisso, e realizzi dopo il fatto che ti converrebbe di più un contratto a prezzo variabile, sappi che passare da un’opzione all’altra è quasi impossibile.
Oppure si tratta di un opzione particolarmente onerosa. Tieni a mente che i fornitori concedono un alto livello di flessibilità a pochi clienti che acquistano centinaia di GWh.
4 - Sbagliare il numero dei punti di consegna
Ai fornitori non piace l’imprecisione, motivo per cui bisogna fare attenzione nel comunicare l’esatto numero dei punti di consegna dell’energia e la giusta posizione.
Se per esempio ti rendi conto di aver firmato un contratto dove specifichi di possedere 9 punti di consegna e in un secondo momento ti rendi conto di possederne invece 10 puoi stare certo di due fattori:
- L’energia comunque arriverà in tutti i 10 punti di consegna
- Se però hai comunicato solo in un secondo momento di possedere anche un decimo punto di consegna, riceverai anche lì l'energia, ma dopo il pagamento di una penale calcolata sul consumo del decimo sito.
5 - Essere imprecisi nella comunicazione dello storico dei dati di consumo
Non sottovalutare mai l’importanza di fornire dei dati di consumo più attendibili possibile al fornitore.
Un’informazione molto importante per il fornitore è quella di disporre dei dati sullo storico dei consumi, che possono essere per esempio il dettaglio giornaliero sul consumo del gas o il dettaglio orario sul consumo dell’energia elettrica.
Questo tipo di informazioni vanno fornite per ogni punto di consegna e vanno organizzate per fascia oraria.
Non fornire informazioni precise, significa per il fornitore correre rischi finanziari. Questo tipo di errore per prima cosa avrà un'impatto diretto sul prezzo dell'energia, perché il fornitore applicherà un supplemento.
Inoltre, il fornitore perderà fiducia nei tuoi confronti. Non dimenticare mai: più sei preciso, più il fornitore ti può fare un'offerta vantaggiosa.
6 - Pensare sia il prezzo l'unico aspetto che porta al risparmio
È facile pensare che “la proposta commerciale più vantaggiosa sia quella che assicura il maggior risparmio sul prezzo di acquisto”, motivo per cui è facile sbagliare. Per ottenere un risparmio significativo tieni a mente una cosa: il prezzo da solo non basta!
Bisogna valutare anche e soprattutto la qualità dell'offerta di fornitura energetica. Per questo, non dimenticare di valutare i servizi offerti dal fornitore, anche sulla base di:
- chiarezza e trasparenza nella fatturazione.
- Servizio clienti sempre attivo.
- Velocità di risposta per una richiesta d'intervento sul campo.
Per scoprire quali sono altri fattori che incidono sulla qualità di un'offerta di energia, leggi il nostro articolo: Fornitore energia elettrica e gas: scegliere la qualità oltre al prezzo.
Per non sbagliare ricorda: i fornitori non amano le imprecisioni e puoi sempre affidarti al nostro blog.
Abbiamo fornito una lista di errori che avresti potuto commettere durante il lancio di una gara. Ora ci auguriamo di essere stati sufficientemente chiari ed esplicativi, in modo che tu non commetta questi errori. Soprattutto speriamo di essere stati semplici: perché il nostro obiettivo resta sempre quello di semplificare la complessità.