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Cambio gestore energia B2B: 5 fattori che fanno la differenza

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Nel cambio gestore di energia B2B, molte aziende guardano solo al prezzo, della materia prima, e questo è sbagliato. È sbagliato innanzitutto perché, con la diffusione del mercato libero dell'energia, è aumentato molto il numero dei fornitori – in Italia sono all’incirca 500 –, e quindi anche la concorrenza tra loro.

Per cui, questa forte competizione porta a un grande livellamento dei prezzi proposti, con pochissima differenza di prezzo tra fornitori diversi, spesso quantificabile in uno scarto – quindi un risparmio per il compratore – attorno ad appena l'1% sulla fattura finale.

Non è dalla gara sul prezzo che arriva la convenienza per l'azienda acquirente di energia. Nel fare il cambio di gestore di energia B2B bisogna tenere subito ben presente una cosa: è una scelta importante e che va ben ponderata, perché una volta sottoscritto il contratto è vincolante e non si può disdire fino a scadenza. Quindi è una decisione rilevante e, per il periodo in questione, definitiva.

Cambio gestore energia: è fondamentale la qualità dei servizi

Ciò che farà risparmiare davvero nel cambio gestore di energia B2B non è solo il prezzo della fornitura, ma la qualità dei servizi del fornitore. È il rapporto tra costi e benefici dei servizi che fa la (più grande) differenza. Il risparmio vero, la convenienza vera, deriva da un servizio al cliente fatto bene, che significa, ad esempio, efficienza operativa, gestione adeguata delle attività, varie fasi della fornitura fatte bene, fino a fatture fatte bene.

É tutto ciò che, alla fine, e a conti fatti, porta il vero e il maggiore risparmio per il cliente.
Perché, ad esempio, se il fornitore di energia è strutturato bene e funziona come si deve, allora non ci saranno intoppi, imprevisti e disservizi, che si tramutano in conseguenti costi per l'impresa (altro che risparmi).


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Cambio gestore energia: scegliere bene

Nel cambio gestore di energia B2B, se il fornitore di energia è efficiente e bene organizzato, se tutta la 'macchina' della fornitura energetica funziona a dovere, si evitano i costi dell'inefficienza e degli errori. Per esempio, un lavoro ben fatto e documenti amministrativi corretti significano risparmio di tempo e denaro rispetto a un altro fornitore, che offre magari un prezzo un po' più basso dell'energia, ma a scapito della qualità del servizio.

E la scarsa qualità del servizio è invece un costo che poi si paga, anzi, spesso, sono più costi aggiuntivi che poi si pagano. Basti pensare, in caso di un disservizio più grave, a quanto possono ammontare i tempi e i costi di un contenzioso o di un ricorso legale.

Una delle qualità più importanti da ricercare in un fornitore è la disponibilità ad ascoltare il cliente offrendo servizi di assistenza post vendita che fanno la differenza e rappresentano il vero valore aggiunto. Con tempestività di risposta alle richieste, personale qualificato, flessibilità nel trovare le soluzioni necessarie a circostanze e bisogni che cambiano ed evolvono insieme al cliente.

Fare il cambio del gestore energia: la ricerca dell'efficienza

In sostanza, ogni azienda che cerca un nuovo fornitore di energia – proprio considerando che la differenza di prezzo tra proposte diverse è minima – deve tenere molto bene presente questo: servizi più efficienti da parte del fornitore significano vero risparmio finale. E, al contrario, i disservizi si rivelano poi i costi nascosti, ma molto concreti.

La differenza, quindi, non è sul prezzo, ma sul servizio, e sul reale costo finale, per avere e consumare tutta l'energia che serve. Con il cambio gestore di energia B2B, libero mercato dell'energia significa anche un contratto di fornitura a prezzo variabile, e questa è una condizione che può essere molto conveniente per il compratore se segue e monitora il mercato e ha la capacità di formulare strategie vincenti, oppure se ci si affida a strumenti digitali capaci di supportare queste scelte e azioni, immediate e future.

Cambio gestore energia: 'accompagnare' il cliente nel mercato

Ecco che, anche in questo caso, entra pesantemente in gioco la qualità del servizio da parte del fornitore di energia. Se è strutturato e organizzato bene, prevede e dedica tempo e lavoro per 'accompagnare' l'azienda cliente nel suo percorso all'interno del mercato libero . Ad esempio, mettendo a disposizione del cliente una persona di riferimento all'interno dell'azienda, in modo da fornire un servizio di supporto e assistenza molto più veloce ed efficace, per affrontare e risolvere eventuali problemi, rispetto ai fornitori con un livello di servizio più basso e scadente.

Cambiare verso un gestore energia solido

Nel fare il cambio gestore di energia B2B, è poi importante che il fornitore da incaricare sia anche solido e affidabile dal punto di vista finanziario. In modo da garantire certezza e continuità del servizio nel corso del tempo. La solidità finanziaria – e quindi la solidità aziendale – del fornitore di energia è un fattore importante da tenere in considerazione, per fare la scelta migliore, ecco perché è molto vantaggioso anche poter fare riferimento e attingere a un bacino di fornitori pre-selezionati su criteri di qualità e stabilità finanziaria.

Cambio di gestore energia, i rischi finanziari

Questo può sembrare un aspetto secondario, ma se il fornitore di energia B2B fallisce, o ha altri problemi operativi e di gestione, il contratto di fornitura salta, e ci si trova nella condizione di dover correre in fretta ai ripari, comprando energia altrove, senza alcun margine per negoziare. Quindi trovandosi nella situazione di dover accettare costi e condizioni non favorevoli, e aumentando le spese di gestione.
Per tutti questi motivi è importante, prima della sottoscrizione di un contratto, fare una selezione molto attenta dei fornitori. Ad esempio, utilizzando una piattaforma online specializzata nel mercato dell'energia B2B, che fa già una selezione tra il panorama dei fornitori, in base a tutti questi criteri. Selezionando quindi la possibile platea dei fornitori anche per il livello e la qualità dei servizi che offrono, che come abbiamo visto incidono sulle performance e sui risultati finali molto di più del semplice prezzo di offerta della materia prima.

I canali di ricerca per il cambio gestore energia

In conclusione, oltre ai metodi tradizionali di ricerca tramite consulenti e ore spese tra telefonate e-mail non sempre efficaci ma soprattutto inutilmente dispendiose, per il cambio del gestore di energia serve un metodo scientifico e approfondito, pratico e veloce che sia in grado di comparare i diversi fornitori in base ai fattori sopra descritti ma che possa tenere in considerazione anche le necessità dell’azienda. Una soluzione pratica sono le piattaforme di comparazione online che, grazie alla data analytics e intelligenza artificiale sono in grado di proporre soluzioni ottimali e personalizzate facendo risparmiare tempo (e denaro) all’energy manager aziendale.