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Contratti energetici per azienda: come gestire il rischio del fixing

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La gestione “dinamica” dei contratti energetici per azienda fa ancora paura a molti Uffici acquisti ed Energy manager, potrebbe portare a massimizzare il risparmio.

Parliamo delle formule di acquisto di gas ed energia elettrica a prezzo variabile con possibilità di fixing, che richiedono all’azienda acquirente di valutare, periodo per periodo, le opportunità di risparmio offerte dal mercato. Qualora ce ne fossero, naturalmente.

La bella notizia, per tutti i lettori più prudenti e/o diffidenti, è che il mercato delle materie prime offre sempre opportunità che, pur accompagnandosi a una piccola percentuale di rischio, vale la pena di considerare.

Tra rischio e benefici economici, infatti, la bilancia pende sempre dalla parte dei vantaggi, perché la diversificazione dei costi nel tempo permette di gestire il rischio dei contratti energetici per azienda a prezzo indicizzato.

Vale la pena di entrare nel merito della tematica.

Il vantaggio legato alla volatilità dei prezzi 

Se possiamo affermare che un contratto a prezzo fisso è più facile da concepire, perché dà una garanzia di spesa che non cambierà nel corso della fornitura, vero è anche che concentra in un solo momento dell’anno la scelta di bloccare il prezzo dell’energia. Se il mercato dovesse flettere, l’ufficio acquisti e l’energy manager dovranno essere consapevoli del fatto di aver pagato molto di più di quanto avrebbero potuto risparmiare.

Costruire il prezzo di fornitura acquistando volumi di materia prima nel tempo, invece, consente di scegliere le tariffe di mercato migliori e di pagare complessivamente meno. In un contratto a prezzo indicizzato, infatti, le operazioni di acquisto possono essere fissate nei momenti in cui le quotazioni sono più basse.

È necessario seguire il mercato e coglierne le opportunità man mano che si presentano, dunque: da qui la dinamicità di cui si parlava.

Ora, non tutti hanno sufficiente tempo da dedicare al monitoraggio dei prezzi di gas ed energia elettrica; non tutti, inoltre, sono abbastanza competenti in materia di tecnicismi della Borsa energetica.

Eppure, nei periodi di forte volatilità dei prezzi, che non sono affatto rari, la convenienza è sotto gli occhi di tutti.

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In cosa consiste il rischio dei contratti energetici per azienda a prezzo variabile

Le ragioni che possono far oscillare i prezzi delle materie prime sono diverse e dipendono da una serie di fattori esterni:

  • l’energia elettrica è una materia prima che non si può stoccare, pertanto richiede un equilibrio perfetto tra la quantità prodotta e quella richiesta. Se manca questo equilibrio è necessario ritrovarlo attraverso attività di tendering che fanno variare il prezzo molto velocemente. Anche gli eventi straordinari - come è avvenuto durante il lockdown per la pandemia, a causa del quale si è verificato un crollo della richiesta o, al contrario, quando il grande caldo genera un picco di domanda per via dei condizionatori d’aria - generano rialzi o ribassi del valore di un GW.

  • per il gas il discorso è un po’ diverso, perché si tratta di una materia prima che è possibile acquistare e conservare. Tuttavia, il suo valore può essere influenzato dalle crisi politiche, dai cambiamenti climatici, dalle scorte, ecc. E l’Italia produce pochissimo gas, quindi dipende da Stati terzi.

Questa forte volatilità dei prezzi genera più volte durante un anno solare occasioni di acquisto di materie prime a prezzi convenienti. Un minimo rischio di incappare in un anno caratterizzato solo da rialzi di prezzo esiste, inutile negarlo, ma allungando i “tempi di osservazione”, fino a tre o quattro anni, i momenti favorevoli per fissare il prezzo di un volume parziale di commodity si verifica sempre.

Cosa fare allora per godere dei vantaggi di un contratto energetico per azienda a prezzo indicizzato, senza avere le competenze di un trader?

La soluzione digitale per gestire il fixing

Avvalendosi un tool on line capace di monitorare i mercati e suggerire all’utente il momento giusto per fare fixing si risolve il dilemma nella maniera più pratica, professionale e all’avanguardia che si possa immaginare.

Questo strumento è già disponibile e risulterà tanto più efficace quanto lungo sarà il periodo di fornitura. L’Ufficio acquisti, dunque, non ha che da affidarsi a un marketplace digitale per trovare una fornitura su misura di tre o quattro anni e poi utilizzare le strategie di fixing proposte YEM optimization dei prezzi per effettuare i fixing con i propri fornitori. Con gli strumenti adatti, fare fixing in piena sicurezza e massimizzare il risparmio diventa facile.