La “smart energy" è una filosofia: è la conquista di chi guarda lontano, cogliendo le opportunità del presente. Gestire il contratto di fornitura energetica per un’azienda, infatti, richiede un grosso impegno da parte dell’Energy Manager. Gli obiettivi sono chiari: -il taglio dei costi in...
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La “smart energy" è una filosofia: è la conquista di chi guarda lontano, cogliendo le opportunità del presente.
Gestire il contratto di fornitura energetica per un’azienda, infatti, richiede un grosso impegno da parte dell’Energy Manager. Gli obiettivi sono chiari:
-il taglio dei costi in bolletta, come richiesto dal budget;
-un contratto su misura;
-un fornitore finanziariamente solido, affidabile in termini di servizi e possibilmente green;
-un metodo efficace per seguire il mercato e cogliere le migliori opportunità di risparmio
Quel che non è ancora chiaro, in certi casi, è che la procedura per arrivare a questi risultati non è più quella di una volta. Ottimizzare la ricerca e la gestione del contratto di fornitura energetica in maniera attuale e tecnologica, infatti, dà molti vantaggi.
Ottimizza il tempo e migliora il quotidiano
Da qualche tempo, il signor X, Energy Manager di una media azienda italiana della manifattura, arriva in ufficio sempre più presto. Stamattina sono addirittura le 7.30, ma c’è tanto lavoro da fare. Si fa in fretta a parlare di una nuova fornitura di energia, ma gli aspetti da seguire sono tanti e la giornata lavorativa non basta mai!
Alle 17.00 il signor X riceve una telefonata: “Partitina a tennis tra mezz’ora?”. Un moto d’ira sale dai piedi e infiamma la testa. Controllarsi è difficile, ma l’amico Y non c’entra niente. Un sospiro e X risponde: “Non ce la faccio. Sono troppo preso dal lavoro. Ho una montagna di offerte da confrontare e un budget da compilare”.
Pochi minuti e una notifica illumina lo schermo del telefono del signor X: è Y.
“Ma…una piattaforma digitale no?”
UN ANNO DOPO
Oggi il signor X è arrivato in ufficio alle 9. Alle 10 il titolare dell’azienda lo ha convocato nel suo ufficio: “Complimenti X, non abbiamo mai raggiunto questo livello di risparmio. E mi dicono che il nuovo fornitore ci assiste nel migliore dei modi”.
Il signor X torna soddisfatto alla sua scrivania. Guarda la borsa da tennis e sorride.
La via digitale che porta alla smart energy
Affidarsi a una soluzione digitale ripaga di mille fatiche, permette di raggiungere sempre i migliori risultati e, soprattutto, regala molto tempo. Anzi lo restituisce.
L’Energy Manager che utilizza una piattaforma online evoluta, infatti, delega il proprio lavoro a un’équipe di esperti e recupera molte giornate lavorative, che può dedicare alle altre incombenze della propria mansione e, perché no, alla vita privata.
L’expertise che c’è dietro uno strumento digitale appositamente progettato per la gara e per la gestione del nuovo contratto energetico rende facile e veloce un percorso che altrimenti richiederebbe settimane, se non mesi di lavoro.
Quel che occorre per un’attività che tenda alla smart energy è innanzitutto un marketplace evoluto.
All’Energy Manager interessa individuare un fornitore affidabile, finanziariamente solido, green (perché ormai tutte le aziende sono chiamate a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione); inoltre è importante che il contratto sia proprio “sartoriale”, scritto specificatamente sul fabbisogno energetico dell’azienda. Ecco, un marketplace avanzato consente di raggiungere tutti gli obiettivi in pochi click. Sulla natura e affidabilità del player individuato in fase di gara non c’è da avere alcun dubbio: gli esperti progettisti del tool preselezionano i fornitori, senza poi mediare sul contratto. Il tool orienta le scelte, il cliente finalizza il contratto direttamente con il fornitore, senza interferenze.
Una piattaforma digitale, inoltre, è in grado di gestire un contratto di fornitura “a prezzo variabile con possibilità di fixing”, opzione che molti Energy Manager escludono a priori. Un contratto di questa tipologia, infatti, richiede conoscenze specifiche sull’andamento del mercato delle materie prime, tecnicismi che spesso richiedono l’intervento di un consulente. D’altra parte, però, la possibilità di fixing consente di cogliere opportunità di risparmio altrimenti escluse in partenza. Il risparmio potrebbe raggiungere vette inesplorate.
Un “ottimizzatore” digitale del contratto, invece, coglie nel segno in poche, veloci attività digitali e qualche notifica all’Energy Manager.
Parlare di smart energy management, quindi, è sempre possibile, se a fianco del professionista dell’energia ci sono una soluzione digitale avanzata e una squadra di esperti sempre a disposizione.
Attualità Fornitura energetica
Perché un tool digitale migliora e facilita il lavoro dell'energy manager? 7 buoni motivi
Chiamiamolo, per comodità, “tool per energy manager”. Nelle aziende si usano strumenti per compiere qualsiasi attività, eppure, quando si tratta di affidarsi a un tool digitale, le diffidenze emergono prepotentemente, tanto da oscurare i possibili benefici. Eppure, nel caso dei professionisti...
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Chiamiamolo, per comodità, “tool per energy manager”. Nelle aziende si usano strumenti per compiere qualsiasi attività, eppure, quando si tratta di affidarsi a un tool digitale, le diffidenze emergono prepotentemente, tanto da oscurare i possibili benefici. Eppure, nel caso dei professionisti della gestione energetica, i vantaggi sono tanti e ben evidenti.
La gestione delle forniture energetiche, infatti, dall’individuazione dei bisogni peculiari dell’azienda alla firma di un nuovo contratto, prevede una serie di laboriose e lunghe attività. Questo carico di lavoro, che richiede anche settimane, è sintetizzabile in pochi click sulla tastiera di un pc. A consentirlo potrebbe essere proprio un elaborato strumento digitale con un’interfaccia user-friendly. La scelta di affidarsi a un tool per energy manager potrebbe decretare l’addio alle richieste a fornitori più o meno noti, alle lunghe ore di confronto tra offerte commerciali, ai dubbi sulla modalità contrattuale o sull’affidabilità degli operatori interpellati.
I benefici?
- Un risparmio immediato in ore lavorative;
- Il miglior contratto possibile in termini di taglio dei costi in bolletta e qualità dei servizi.
Gli scettici penseranno che si tratti una ennesima fake news tra le tante che circolano nel web, tuttavia è una attualissima verità, verificabile e resa possibile dall’informatica. Sul mercato esistono soluzioni digitali pratiche, veloci, sicure che, nelle mani giuste danno risultati straordinari in pochissimo tempo. Occorre solo aprirsi con fiducia al digitale.
Reticenza e scarsa competenza digitale, nemici delle soluzioni semplici
L’Italia è 24esima in Europa (su 28) per competitività digitale (vedasi rapporto Desi -Digital Economy and Society Index - della Commissione europea). L’alfabetizzazione digitale e la risoluzione del digital divide, pertanto, hanno conquistato i primi posti nelle agende di Governo, soprattutto in un anno in cui lo smartworking e la didattica a distanza hanno lasciato intravedere tutte le loro potenzialità. Oggi sappiamo che un buon livello di alfabetizzazione digitale del Paese potrebbe cambiare per sempre i paradigmi del lavoro e della scuola, portando vantaggi a tutti. Ma al momento noi italiani abbiamo solo assaporato la gustosa pietanza, non siamo ancora pronti. Non ci mancano le tecnologie, bensì la giusta cultura, la mentalità, che spesso si oppone ancor prima di aver valutato i vantaggi di affidarsi alle soluzioni più attuali. Questo è il motivo per cui In Italia le aziende usano poco gli strumenti disponibili online.
Efficacia ed efficienza dei tool per energy manager
Usare un tool per energy manager permette di:
- risparmiare tempo (che può essere destinato alla gestione delle attività di energy management per aumentare l’efficienza energetica generale dell’impresa);
- trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze;
- aprirsi a soluzioni/fornitori altrimenti sconosciuti;
- risparmiare sui costi di consulenti esterni.
In conclusione
Ma c’è di più. Oltre a sgravare di tanto il lavoro di ricerca del nuovo fornitore, lo strumento online permette di massimizzare il risparmio attraverso la scelta di un contratto a prezzo variabile e con possibilità di fixing (senza avere competenze da trader). Grazie al tool per energy manager, infatti, è possibile seguire l’andamento del mercato delle materie prime e stipulare un nuovo contratto quando il prezzo dell’energia è più conveniente.
In questo modo l’energy manager potrà comunque inserire nel budget aziendale una cifra per forniture energetiche. Questo costo potrebbe non cambiare, ma se dovesse farlo sarà certamente al ribasso, perché è l’azienda (guidata dal tool per energy manager) a scegliere se e quando fare fixing.
Rimane il nodo del costo, sul quale il management aziendale potrebbe obiettare. L’investimento necessario per i servizi del tool digitale, però, si ammortizza velocemente, perché il risparmio in bolletta sarà ingente sin dal primo nuovo contratto.
Contratti Fornitura energetica
Bollette e contratti energia: 4 particolarità da sapere prima di firmare un contratto
Esiste una relazione tra bollette e contratti energia che potrebbe incidere negativamente sul risparmio auspicato in fase di gara. No, non parliamo dell’ovvia necessità di trovare una tariffa conveniente per gas ed energia elettrica, bensì della bolletta come documento. La firma di un nuovo...
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Esiste una relazione tra bollette e contratti energia che potrebbe incidere negativamente sul risparmio auspicato in fase di gara. No, non parliamo dell’ovvia necessità di trovare una tariffa conveniente per gas ed energia elettrica, bensì della bolletta come documento.
La firma di un nuovo contratto energetico non va mai presa con leggerezza. Anche se il prezzo proposto dal fornitore scelto sembra essere il più conveniente, esistono vari altri aspetti del futuro rapporto di fornitura che potrebbero compromettere il risultato della ricerca.
Le bollette, in particolare, fanno la differenza tra un contratto che vale la pena siglare e uno che è meglio lasciar perdere.
In questo post cerchiamo di mettere in luce uno degli aspetti più ingannevoli di una gara: la leggibilità di una bolletta, tra le pieghe della quale si potrebbero annidare errori, indici di poca trasparenza o, al contrario, segnali di rassicurante serietà.
La bolletta, diciamolo a chiare lettere, è il vero biglietto da visita dei player del mercato di fornitura energetica, il documento che più di ogni altro fa capire se l’azienda selezionata è affidabile o meno.
Insidie nelle bollette e contratti energia
La prima cosa da fare quando si pensa di aver individuato il giusto fornitore è chiedere un esempio di bolletta. Avere il documento in mano è fondamentale per evitare sorprese future.
Le valutazioni da fare sulla bolletta sono innanzitutto generali: quanto è facile da interpretare? È leggibile?
La semplicità non è affatto scontata. Nel marasma degli oltre 500 player attivi sul mercato, sono in molti a giocare sul detto/non detto, sui conguagli, sui mancati aggiornamenti dei coefficienti ecc….
Regola numero uno, dunque, è la forma, che agevoli la facilità di lettura. Ciò sottintende anche un impegno da parte del fornitore nel renderla il più trasparente possibile. L’aggrovigliamento nozionistico è sempre indice, nel migliore dei casi, di poca attenzione al cliente o addirittura di intenzioni ingannevoli, nel peggiore.
Teniamo presente infatti, che l’Autorità ha emanato nel 2009 la “Direttiva per l'armonizzazione e la trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane” e le bollette, dunque, dovrebbero essere tutte di facile lettura e trasparenti.
La formula scelta per il contratto, tra prezzo fisso e prezzo variabile con possibilità di indicizzazione, determina ovviamente variazioni nei conteggi trimestrali. Avere a disposizione esempi di bolletta relativi alle due alternative contrattuali può far comprendere meglio il modus operandi del fornitore che si sta vagliando.
Le “relazioni pericolose” tra bollette e contratti energia
Il prezzo delle materie prime energetiche si compone di una quota fissa e di una variabile. I costi variabili dipendono dalla media dei valori consuntivi del mercato del giorno precedente (e per questo sono soggetti a fluttuazioni, sulle quali i clienti più smart possono ritagliare un cospicuo risparmio attraverso le strategie di fixing).
Tutte le altre componenti della bolletta sono fissate dall’Authority.
La seconda caratteristica di una bolletta ben congegnata, quindi, è la precisione sui costi variabili e invariabili.
Tra i prezzi fissi, cioè quelli che non dipendono dal mercato di gas ed energia elettrica ci sono le tasse e i trasporti, voci regolate da Arera attraverso dei coefficienti che vengono continuamente aggiornati. L’aggiornamento dei coefficienti in bolletta, che dovrebbe essere una regola, è una attività che non tutti i fornitori praticano in maniera diligente e, in certi casi, l’azienda paga più di quel che dovrebbe a vantaggio di un fornitore poco trasparente e disonesto. L’aggiornamento dei coefficienti, dunque, è un punto da monitorare con attenzione.
Infine, c’è la pratica dei conguagli che devono essere pochi e ben gestiti.
Le bollette trimestrali si riferiscono a sempre una stima dei consumi. Il conguaglio è comprensibile. Tuttavia, se i conguagli sono frequenti, troppo alti, se fanno perdere i conti e creano confusione, significa che non si è fatta una corretta pianificazione della fornitura oppure che, anche in questo caso, purtroppo il fornitore non è dei più affidabili e onesti.
Il mantra dell’Energy manager dovrebbe essere: “Mai firmare un contratto prima di aver analizzato l’impostazione della bolletta”.
Bollette sotto la lente prima di firmare
Cosa può accadere se le bollette ricevute sono errate o non chiare?
Il rischio principale è di pagare più del necessario, naturalmente. In qualche caso, si potrebbe anche pagare di meno, quando i conteggi errati vanno a svantaggio del fornitore. In tutti i casi, però, se la bolletta non è chiara, l’azienda è costretta ad affidarsi a un consulente, al quale sarà necessario pagare la prestazione. Un costo in più che può e deve essere evitato.
Il rapporto tra bollette e contratti energia, dunque, è piuttosto stretto.
Riassumendo, le particolarità della bolletta da verificare prima di firmare un contratto di fornitura energetica sono quattro:
1 - la facilità di lettura;
2 - gli obblighi del fornitore (precisione sui costi variabili e invariabili);
3 - l’aggiornamento puntuale dei coefficienti di tasse e trasporti;
4 - l’utilizzo dei conguagli.
Fornitura energetica Energia Green
Sustainability: come YEM aiuta nella scelta green
In Italia la chiamiamo “sostenibilità”, ma conviene utilizzare il termine inglese “sustainability” perché esprime un concetto essenziale, una necessità imprescindibile che non ha confini e di cui si parla in tutto il mondo. Sulla spinta di un’informazione ormai capillare sul tema, la sensibilità...
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In Italia la chiamiamo “sostenibilità”, ma conviene utilizzare il termine inglese “sustainability” perché esprime un concetto essenziale, una necessità imprescindibile che non ha confini e di cui si parla in tutto il mondo.
Sulla spinta di un’informazione ormai capillare sul tema, la sensibilità verso le soluzioni più rispettose dell’ambiente si moltiplicano a tutti i livelli. I consumatori preferiscono con sempre maggior frequenza prodotti e marchi green, tenendo in grande considerazione le iniziative di responsabilità sociale delle aziende.
Se parliamo di energia il concetto di sustainability risulta amplificato. Da qualche anno è iniziata una vera e propria “transizione energetica” che porterà, secondo le intenzioni dell’Unione Europea il PNIEC. Aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili, a svantaggio di quella tradizionale da fonti fossili, è ancora solo un’opzione, ma presto diventerà un vero dovere. Conviene portarsi avanti.
Tuttavia, come fare a scegliere, in fase di gara, un’utility o una multiutility con un mix di energia che premi le forti rinnovabili?
Come può un Energy Manager conoscere e comparare le percentuali del mix, averne certezza e sfruttare a vantaggio dell’azienda la scelta fatta?
Quali sono i vantaggi di scegliere un energy green, oltre la comunicazione ? E come la green energy incide sul prezzo della fornitura?
I dubbi sull’argomento, effettivamente, sono tanti. La green energy è un campo relativamente recente anche per chi opera da tanto tempo nel mercato delle materie prime. Pertanto, di risposte certe se ne trovano poche e tutte avvolte dalla fitta nebbia del “non detto”. Tutte, a parte una: Yem marketplace, il tool digitale di YEM che aiuta gli utenti nella scelta della giusta fornitura, tenendo conto, oggi, anche degli aspetti green.
Perché conviene scegliere un fornitore green
Le spinte verso le scelte di sustainability arrivano indistintamente dall’alto, delle Istituzioni, e dal basso, dal mercato. Soprattutto ora che il Covid19 ha distrutto la quotidianità, gli obiettivi e le speranze di milioni di persone e aziende nel mondo, come una gigantesca colata di lava. Ma anche su un suolo apparentemente inerte c’è vita, infatti, poco dopo, le ginestre spuntano sulle pendici dei vulcani. Allo stesso modo, l’Unione Europea intende risorgere attraverso una politica incentrata proprio sull’ambiente: economia circolare e fonti rinnovabili traineranno il nuovo sviluppo finanziario.
Il Green Deal Europeo varato nel novembre 2019 a Bruxelles e il piano di sostengono: l’attuale strategia europea per la ripresa, rispondono al movimento globale ecologista che ha animato i consumatori in tutto il mondo.
Alla luce di questi elementi, perseverare con la scelta di energia esclusivamente da fonti fossili risulta:
-poco lungimirante;
-distante dal mercato e dalle linee guida europee;
-sintomo di una staticità strategica aziendale che fa a botte con il concetto di competitività.
Organizzare una gara green, al contrario, ha un impatto enorme dal punto di vista della comunicazione aziendale. Le fonti rinnovabili producono una materia prima un po’ più costosa, in verità, ma assumersi la responsabilità sociale e farlo sapere al proprio pubblico migliora la propria brand reputation. Il bilancio economico rimane comunque positivo.
In estrema sintesi, organizzare una gara green può portare a grandi vantaggi!
Il tool digitale che assicura velocità operativa e garanzie sulle forniture
Fatta la scelta di orientarsi su un fornitore green, l’Energy Manager può trovare la risposta ai suoi numerosi dubbi e/o difficoltà (elencati nel primo paragrafo) affidandosi alla piattaforma digitale YEM.
Capace di gestire in pochi click una gara per un contratto realmente su misura, il tool YEM marketplace da gennaio si tinge di verde.
Trovare un fornitore affidabile e solido nella giungla degli oltre 500 operatori attivi in Italia è impresa ardua senza il supporto del digitale; a maggior ragione lo è se si cerca anche un fornitore con “orientamento green dimostrabile”. Chi garantisce all’Energy Manager la veridicità delle affermazioni del fornitore? E se dichiarare l’approvvigionamento di materia prima da fonti rinnovabili fosse solo un richiamo per allodole? Ebbene, YEM risolve il dilemma attraverso la nuova funzionalità dello strumento: la classifica dei fornitori green. Grazie a YEM marketplace diventa semplice confrontare i fornitori green e le loro percentuali di fuel mix. Ma non solo. Infatti, è anche possibile vedere se negli ultimi anni il fornitore ha aumentato la percentuale green, premiando una reale policy green dei fornitori.
La soluzione YEM Marketplace, già di per sé unica sul mercato, si rivela ancora più completa ed efficiente, grazie al suo orientamento sui bisogni dei propri utenti e sulla sustainability.
Attualità Fornitura energetica
New Normal: come cambieranno le scelte energetiche
Cercare una nuova fornitura di gas ed energia elettrica non può prescindere dall’impatto che il Covid19 ha sul business e sulla percezione profonda della vita da parte di ogni singolo individuo. I due ambiti potrebbero sembrare lontani anni luce l’uno dall’altro, se non fosse per l’ovvia realtà...
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Cercare una nuova fornitura di gas ed energia elettrica non può prescindere dall’impatto che il Covid19 ha sul business e sulla percezione profonda della vita da parte di ogni singolo individuo.
I due ambiti potrebbero sembrare lontani anni luce l’uno dall’altro, se non fosse per l’ovvia realtà che oggi molte aziende hanno una minore disponibilità economica a causa della pandemia, dunque devono tentare di risparmiare su tutto, anche sulle scelte energetiche.
La necessità di tagliare i costi però non è una novità, mentre altri aspetti del tutto nuovi, dovrebbero allertare ogni attento energy manager e spingerlo verso valutazioni molto più contemporanee e lungimiranti.
In particolare, le attuali scelte energetiche devono tenere conto:
• delle difficoltà finanziarie e dei probabili fallimenti di tanti player del settore energia a causa del Covid-19;
• delle probabili e grandi opportunità date dalla fluttuazione dei prezzi delle materie prime;
• della tendenza/necessità di green energy;
• del digitale, che ha cambiato il modo di relazionarsi con il mondo e di lavorare.
Queste quattro circostanze sono divenute veri e propri driver nelle scelte energetiche aziendali: tenerne conto contribuisce a raggiungere il massimo livello di risparmio sulle forniture. Vediamo perché.
1 - Essere ancor più accurati nella scelta del fornitore per avere contratti solidi e servizi eccellenti
Il prossimo primo gennaio 2021 le aziende di medie e piccole dimensioni dovranno passare necessariamente al libero mercato energetico. Ad attendere la data con interesse vi sono 723 fornitori che operano sul mercato italiano. Un vero esercito di player che cresce da anni, in vista di questa scadenza, tra i quali vi sono anche veri campioni di pratiche scorrette e truffaldine. Il tema è sotto la lente delle istituzioni, anche perché l’elenco dei venditori previsto per legge (EVE) non è mai stato pubblicato (fonte Senato.it).
Tra le fila degli operatori, inoltre, ve ne sono di solidi e strutturati, ma anche di fragili e potenzialmente fallimentari. Si tratta di aziende che non sono in grado di assicurare un buon livello di servizi né la propria solidità finanziaria, e che per vendere energia puntano solo sul prezzo. Il Covid, che ha colpito duramente tutte le aziende, non può che aver ulteriormente messo in difficoltà questi player, ai quali non è davvero il caso di affidarsi.
2 - Considerare, oggi più che mai, un contratto a prezzo variabile con possibilità di fixing per massimizzare il risparmio
Le crisi amplificano le fluttuazioni di prezzo delle materie prime. Durante il primo lockdown i prezzi dell’energia elettrica e del gas sono precipitati, a causa della flessione inaspettata della domanda. Le aziende che in quel periodo hanno contrattualizzato una fornitura per gli anni futuri si sono assicurati materia energetica a prezzi molto bassi.
Il Covid ha cambiato radicalmente l’economia e ha messo tutti di fronte al concetto di imprevisto. Sono tante le ragioni che possono far fluttuare i prezzi del gas e dell’energia elettrica: vale la pena cogliere le opportunità di risparmio quando si presentano.
3 - Aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili, per averne un ritorno in termini di responsabilità sociale
Green energy, fonti rinnovabili, sostenibilità, decarbonizzazione, economia circolare…questi sono i concetti sui quali si fonda la strategia di ripresa economica a livello europeo. L’incalcolabile danno provocato dalla pandemia ha acceso il faro sulle problematiche ambientali e oggi nessuna azienda può permettersi di rimanere insensibile al tema. Dal punto di vista delle scelte energetiche, ciò equivale a preferire i fornitori di energia elettrica che spingono maggiormente verso fonti energetiche più green. Contribuire anzitempo al raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione (fonti EC.Europa.eu, Parlamento Europeo ) è un impegno che si traduce facilmente in maggiori guadagni: i consumatori, infatti, gradiscono molto le assunzioni di responsabilità sociale e orientano di conseguenza le proprie scelte d’acquisto.
4 - Affidarsi con fiducia a un tool digitale per semplificare e velocizzare le scelte energetiche
Guardando all’Italia intera, l’alfabetizzazione digitale è indiscutibilmente aumentata e il “digital divide” si sta riducendo. Anche queste sono conseguenze inaspettate del Covid.
Il massiccio ricorso allo smart working e alla didattica a distanza hanno sdoganato l’uso del digitale in ogni circostanza.
Anche l’Energy manager può avvantaggiarsi attraverso l’utilizzo di una piattaforma digitale che consenta:
- di scegliere il giusto fornitore in pochi click, scongiurando il pericolo di incappare in scelte fallimentari e/o pericolose;
- di gestire un contratto a prezzo variabile, senza dover ricorrere a un consulente esterno.
Il Coronavirus ha provocato un disastro dal punto di vista sanitario ed economico, ma sta creando una nuova normalità fatta di occasioni da cogliere e ambiti di business da esplorare. Per le scelte energetiche servirà una visione ancora più ampia e un buon supporto digitale che ne semplifichi l’interpretazione.
Carpe Diem: come cercare con facilità il fornitore di energia più adatto alla tua azienda
La filiera del mercato dell’Energia in Italia dopo la liberalizzazione Le tappe del viaggio dell’energia dalla produzione al consumo da parte del cliente finale, prima della liberalizzazione del mercato erano tre: generazione/trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia, ed erano sotto la...
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La filiera del mercato dell’Energia in Italia dopo la liberalizzazione
Le tappe del viaggio dell’energia dalla produzione al consumo da parte del cliente finale, prima della liberalizzazione del mercato erano tre: generazione/trasmissione, distribuzione e vendita dell’energia, ed erano sotto la responsabilità dei monopolisti statali del settore.
A partire dal 2000 con l’introduzione del mercato libero dell’energia, in Italia è stata aperta alle aziende private la possibilità di poter proporre la propria offerta, permettendo agli utenti di scegliere il proprio fornitore.
Questa apertura del mercato energetico ha favorito l’ingresso di nuovi operatori, in particolare nelle attività di generazione e vendita all’ingrosso. La vendita all’ingrosso la effettuano direttamente le società di produzione dell’energia. Invece della vendita al dettaglio con il cliente finale se ne occupano i fornitori.
Troppi intermediari e poca trasparenza nel mercato energetico
La liberalizzazione del mercato energetico voluta dal decreto Bersani del 1999, era stata studiata e messa in atto, con lo scopo di favorire le esigenze del cliente. Si pensava che la libera concorrenza avrebbe incitato i fornitori a migliorare la qualità dei servizi offerti. Mentre i clienti finali avrebbero beneficiato di una più ampia offerta ed un miglior rapporto qualità prezzo. Ma in realtà le conseguenze sono state diverse. In Italia oggi si contano più di 500 intermediari tra fornitori e rivenditori di energia, e la concorrenza si è spostata non più sul costo dell'energia, ma su di una serie di servizi aggiuntivi offerti dai fornitori in alcuni casi di scarsa utilità per il cliente. Nonostante la ARERA nel 2011 abbia fissato dei criteri per semplificare il "linguaggio delle bollette", spesso i costi di alcuni servizi sono nascosti, rendendo per le aziende clienti più difficile la scelta di un fornitore a cui affidarsi.
Una piattaforma digitale come YEM può semplificare l'Energy management
Una soluzione per semplificare questo quadro complesso, può venire dal digitale. Questa è stata l'intuizione di Nicolas Henn, fondatore di YEM una piattaforma digitale che consente alle aziende di confrontare offerte di fornitura energetica provenienti da fornitori affidabili.
Nella comunicazione che YEM fa ai suoi clienti, mette sempre in evidenza l’importanza di avere fornitori di qualità con un’esperienza rinomata nel mercato di riferimento: l’Italia. Di solito è facile “predicare bene e razzolare male”. YEM ha scelto la strada più dura. In che senso? YEM nasce nell’aprile 2019 e da quel momento lavora per cercare fornitori che garantiscano serietà e qualità sui servizi di fornitura di energia b2b in Italia.
YEM marketplace un ponte tra aziende e fornitori di Energia di qualità
La scelta di YEM è chiara fin da subito come ha sempre precisato il suo fondatore Nicolas Henn “vogliamo solo fornitori di qualità per mettere in contatto le migliori imprese italiane con i migliori fornitori gas e power attraverso il nostro YEM marketplace. Per farlo abbiamo studiato criteri precisi. Un fornitore è considerato da YEM di qualità quando è capace di offrire diversi servizi e garanzie ai suoi clienti.” Infatti ricorda il fondatore Nicolas Henn: “Abbiamo dovuto rifiutare le offerte di molti fornitori, perché non rispettavano i nostri standard di trasparenza e qualità, per noi è importante offrire una soluzione che si distingua sul mercato, per l’eccellenza dei servizi offerti.” Per questo in collaborazione con CERVED è stato elaborato uno score che classifica l’affidabilità finanziaria dei nostri fornitori, in modo da poter presentare una scelta di fornitori con score elevato. I parametri:
- chiarezza e trasparenza dei servizi inviati;
- velocità e puntualità di risposta alle richieste dei clienti b2b;
- dipendenti preparati a rispondere alle esigenze dei clienti;
- stabilità finanziaria;
- esperienza sul mercato;
- copertura nazionale;
- fatture chiare e trasparenti;
- bollette di facile comprensione;
- capacità a presentare delle offerte adatte ad aziende con consumi medio-grandi di energia elettrica o di gas.
Su YEM Market place trovi undici fornitori di qualità!
Grazie a YEM marketplace, si possono selezionare i servizi più adeguati alle esigenze aziendali e poi ricevere delle offerte personalizzate da più fornitori di qualità e scegliere la più idonea.
Per ora i fornitori sono undici, tutti di rinomata qualità, come Engie Italia, Alperia e Sorgenia. Ma La partita di YEM sul mercato italiano è solo al suo inizio, infatti il numero dei nostri partner è destinato a crescere.
Il viaggio dell’energia dalla produzione al consumo finale è diventato intricato, tante tappe quanti sono gli intermediari coinvolti. Poca trasparenza e troppe insidie. YEM marketplace sarà la bussola che ti orienta verso la scelta migliore per te.
Scegli la migliore fornitura energetica con il portale per il B2B
“Spendere il meno possibile mantenendo la qualità” è il mantra di ogni buon buyer. La regola si applica a ogni tipologia di acquisto: materie prime, cartoleria, dispositivi di sicurezza personale, macchinari, ecc… e anche la fornitura energetica, se la realtà produttiva è priva di un Energy...
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“Spendere il meno possibile mantenendo la qualità” è il mantra di ogni buon buyer. La regola si applica a ogni tipologia di acquisto: materie prime, cartoleria, dispositivi di sicurezza personale, macchinari, ecc… e anche la fornitura energetica, se la realtà produttiva è priva di un Energy manager.
Tutte le esigenze d’acquisizione di materiali da parte di un’azienda, difatti, passano dall’ufficio acquisti (UA). Sulla scrivania si accumulano le pratiche in lavorazione, che richiedono, tutte, un’intensa attività di scouting, di scelta dei fornitori migliori e di raffronto tra le offerte, per scovare chi si distingue per rapporto qualità/costo. Tuttavia, il risparmio sull’elettricità e il gas naturale può davvero fare la differenza per l’azienda. Tra tutti i contratti, difatti, la fornitura energetica rappresenta una delle voci di spesa annuali più ingenti. La concentrazione richiesta al personale dell’UA, dunque, è massima, come alte sono la responsabilità e, qualche volta, anche la preoccupazione. Ecco che, in questa fase, si ricorre spesso a un consulente o a un portale B2B. Per far sì che l’aiuto cercato non divenga a sua volta un’ulteriore fonte di spesa, di seguito cercheremo di esaminare le soluzioni efficaci e, tra queste, anche quelle maggiormente efficienti.
La fornitura energetica fa storia a sé
Se, all’apparenza, non vi sono differenze tra l’acquisto di un qualsiasi bene e quello dell’energia per l’intera azienda, va detto, per amor di verità, che l’ottenimento di un contratto per la migliore fornitura energetica nasconde qualche insidia in più.
Le difficoltà sono riconducibili a:
- la struttura e regolamentazione del mercato;
- la poca trasparenza della documentazione commerciale e nella fatturazione;
- i lunghi tempi necessari per confrontare le proposte dei fornitori interpellati.
La fornitura energetica in Italia
In Italia, infatti, le liberalizzazioni hanno aperto la strada a un gran numero di fornitori: oggi possiamo scegliere tra più di 500 player attivi. Impossibile interpellarli tutti e impossibile sapere a priori di chi ci si potrà fidare. Non c’è niente di peggio, per esempio, che stipulare un contratto di fornitura energetica con un’azienda che, di punto in bianco fallisce.
Le proposte commerciali, le fatture e i servizi offerti, poi, potrebbero essere di non facile fruibilità. Talvolta i documenti sono così enigmatici da non poter essere confrontati alle offerte di altri competitor, se non con grandi sforzi d’immaginazione.
Tali difficoltà fanno perdere molto tempo al personale dell’ufficio acquisti, settimane intere.
Fornitura energetica, chi può rispondere al “mayday” dell’UA
Se si percepisce che svolgere in autonomia l’attività di scelta della fornitura energetica non dà certezze, è lecito e consigliabile concedersi un aiuto.
Le soluzioni sul mercato sono:
- un comparatore B2B di tariffe online;
- un consulente energetico online;
- un consulente in persona;
- un portale B2B evoluto
Ricorrere a un consulente, online o fisico, comporta un prezzo da pagare che, soprattutto per imprese di medie dimensioni, vanificherebbe il risparmio ottenuto in bolletta.
Il comparatore B2B di tariffe online può essere una soluzione, ma occorre precisare che risolve solo una parte dei problemi, perché indica la tariffa migliore tra quelle standard a prezzo fisso, ma non garantisce né proposte “su misura”, né verifiche sulla qualità delle aziende.
Conviene dunque esplorare la via del portale B2B.
La soluzione più efficiente: il portale B2B per la fornitura energetica
Un valido supporto quando si cerca nuova fornitura energetica è un portale B2B evoluto, in grado cioè di interporsi tra l’ufficio acquisti e il mercato dell’energia in maniera attiva. Questa tipologia di strumento informatico permette al responsabile UA di risparmiare una gran quantità di tempo e di trovare il fornitore più adeguato alle particolari esigenze dell’azienda.
I fornitori sono selezionati e validati a monte e il lancio della gara è strutturato in modo che siano ben chiare le richieste (in termini di volumi, servizi, opzioni di prezzo, origine dell’energia, garanzie finanziarie, il periodo di fornitura, la durata, ecc).
La stessa richiesta di contratto su misura raggiunge contemporaneamente tutti i fornitori che gli esperti del portale hanno selezionato, snellendo in modo consistente l’attività del responsabile dell’Ufficio Acquisti.