YEM optimization è uno strumento che permette ai clienti di ottimizzare la propria fornitura energetica (sia gas che energia elettrica) a prezzo variabile con fixing. Quando chiedere un fixing, quanto volume fissare e perché? Queste sono le vostre domande, YEM optimization è la nostra...
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YEM optimization è uno strumento che permette ai clienti di ottimizzare la propria fornitura energetica (sia gas che energia elettrica) a prezzo variabile con fixing. Quando chiedere un fixing, quanto volume fissare e perché? Queste sono le vostre domande, YEM optimization è la nostra risposta.Quando si parla di ottimizzazione della fornitura sono molti i consumatori che non trovano la soluzione giusta alle proprie esigenze. Serve l’expertise sui mercati, serve una strategia ad hoc e serve anche trasparenza. Ecco perché vogliamo spiegarti come lavoriamo e come possiamo aiutarti a gestire l’ottimizzazione della tua fornitura in pochi click.
Come funziona YEM optimization?
Il primo punto sono le previsioni. Partiamo dall’expertise sui mercati, indispensabile per impostare una strategia di fixing. YEM optimization si avvale della consulenza degli esperti di REF-E, che analizzano costantemente i mercati dell’energia elettrica e del gas naturale e forniscono previsioni accurate dell’andamento dei prezzi forward, in particolare del primo prodotto annuale (calendar).
Grazie a queste previsioni siamo in grado di mantenere un costante monitoraggio dei mercati e individuare i momenti migliori per consigliarti un fixing.
Se l’andamento dei prezzi subisce uno spike o se si modifica l’assetto del mercato, le nostre previsioni vengono aggiornate e la strategia di fixing modificata per seguire con velocità i mercati e consentirti di reagire per tempo.
Oltre alle previsioni dei nostri esperti di mercato utilizziamo anche un algoritmo basato sui prezzi di mercato, che ci aiuta ad individuare i minimi storici e a convalidare le strategie di fixing. Come? Semplice! Quando le previsioni dei nostri esperti indicano che i prezzi stanno per salire (forecast a 1 mese), grazie al nostro algoritmo verifichiamo quale sia il livello dei prezzi attuali rispetto ai prezzi storici. Calcoliamo infatti la media mobile a 20 giorni sulle quotazioni passate del Cal + 1, e confrontiamo il prezzo di mercato attuale con il valore della media mobile in alcuni momenti “target” del passato, presi cioè come riferimento per l’algoritmo. Se le differenze sono negative (se il prezzo attuale è più basso) e si trovano al di sopra di determinati valori soglia, allora Yem optimization consiglia di fare un fixing il giorno successivo, così da non aspettare che i prezzi salgano.
Con YEM optimization la strategia è personalizzata
Ma non solo!
La strategia di fixing viene strutturata in modo da adattarsi alle caratteristiche del tuo contratto e alla tua propensione al rischio, in modo da essere customizzata per le tue specifiche esigenze.
Prima di tutto, infatti, ti chiediamo delle informazioni sulla struttura dei fixing consentita dal vostro contratto.
Quali sono i periodi su cui è consentito richiedere un fixing? Un mese, un trimestre, un anno? Qual è il volume minimo che può essere fissato? Il 10%? Il 25%?
Non tutti i contratti sono uguali ed è quindi necessario adattare la strategia di fixing alle specifiche del contratto firmato.
Inoltre, ti facciamo scegliere la tua propensione al rischio, fondamentale per poterti dare il consiglio giusto!
Una volta che i nostri esperti hanno individuato il momento in cui i prezzi dovrebbero essere più bassi, la strategia propone di scaglionare i fixing, più concentrati intorno alla data di minimo dei prezzi, se la strategia scelta è ad alto rischio, più distribuiti nel tempo se la strategia scelta è a basso rischio.
Basso rischio vuol dire perseguire il prezzo più basso minimizzando nel contempo la possibilità che il minimo dei prezzi sia leggermente prima o leggermente dopo la data (o il periodo) individuata dai nostri esperti, mediando quindi il prezzo dei diversi fixing su un periodo più ampio. Viceversa, alto rischio significa cercare di fissare la maggior parte dei volumi proprio quando il mercato è al minimo, concentrando i fixing in un intervallo di tempo più limitato.
Inoltre, una strategia a basso rischio vi consiglia di richiedere fixing fino al 100% dei volumi, evitando di entrare nel periodo di consumo con una quota dei consumi ancora a prezzo variabile e, nel contempo, anticipando i fixing per evitare di incorrere nella tipica volatilità dei prezzi che si riscontra quando il periodo di delivery è molto vicino (non vengono consigliati fixing nei 2 mesi prima della delivery).
Una strategia ad alto rischio, invece, è strutturata per approfittare anche della volatilità degli ultimi due mesi prima dell’inizio del periodo di consumo e per questo, in base alla percentuale minima di fixing consentita dal contratto, non consiglia di fissare il prezzo del 100% dei volumi, ma lascia una % a prezzo variabile per trarre un eventuale beneficio anche da un ribasso dei prezzi dell’ultimo momento.
YEM optimization e la sua trasparenza
Non vogliamo decidere per te, ma darti gli strumenti giusti per prendere le tue decisioni.
Per questo motivo, oltre a darti delle indicazioni sui fixing ti forniamo le previsioni di mercato su cui abbiamo basato la nostra strategia. Puoi decidere di non richiedere un fixing nelle date che ti indichiamo e la nostra strategia si adatterà per suggerirti delle date alternative.
Se preferisci utilizzare delle previsioni fornite dal tuo consulente di fiducia o dal tuo fornitore, hai la possibilità di inserirle in YEM optimization e basare le tue strategie di fixing sulla curva dei prezzi previsti che hai scelto. La logica dei fixing rimane invariata, ma si baserà sulla previsione dei prezzi futuri che preferisci.
Questa è la logica su cui si basano i consigli di fixing di YEM optimization.
Expertise, strategia ad hoc e trasparenza, con la semplicità di un click!
Contratti Fornitura energetica
Contratti energetici per azienda: come gestire il rischio del fixing
La gestione “dinamica” dei contratti energetici per azienda fa ancora paura a molti Uffici acquisti ed Energy manager, potrebbe portare a massimizzare il risparmio. Parliamo delle formule di acquisto di gas ed energia elettrica a prezzo variabile con possibilità di fixing, che richiedono...
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La gestione “dinamica” dei contratti energetici per azienda fa ancora paura a molti Uffici acquisti ed Energy manager, potrebbe portare a massimizzare il risparmio. Parliamo delle formule di acquisto di gas ed energia elettrica a prezzo variabile con possibilità di fixing, che richiedono all’azienda acquirente di valutare, periodo per periodo, le opportunità di risparmio offerte dal mercato. Qualora ce ne fossero, naturalmente.
La bella notizia, per tutti i lettori più prudenti e/o diffidenti, è che il mercato delle materie prime offre sempre opportunità che, pur accompagnandosi a una piccola percentuale di rischio, vale la pena di considerare.
Tra rischio e benefici economici, infatti, la bilancia pende sempre dalla parte dei vantaggi, perché la diversificazione dei costi nel tempo permette di gestire il rischio dei contratti energetici per azienda a prezzo indicizzato.
Vale la pena di entrare nel merito della tematica.
Il vantaggio legato alla volatilità dei prezzi
Se possiamo affermare che un contratto a prezzo fisso è più facile da concepire, perché dà una garanzia di spesa che non cambierà nel corso della fornitura, vero è anche che concentra in un solo momento dell’anno la scelta di bloccare il prezzo dell’energia. Se il mercato dovesse flettere, l’ufficio acquisti e l’energy manager dovranno essere consapevoli del fatto di aver pagato molto di più di quanto avrebbe potuto fare.
Costruire il prezzo di fornitura acquistando volumi di materia prima nel tempo, invece, consente di scegliere le tariffe di mercato migliori e di pagare complessivamente meno. In un contratto a prezzo indicizzato, infatti, le operazioni di acquisto possono essere fissate nei momenti in cui le quotazioni sono più basse.
È necessario seguire il mercato e coglierne le opportunità man mano che si presentano, dunque: da qui la dinamicità di cui si parlava.
Ora, non tutti hanno sufficiente tempo da dedicare al monitoraggio dei prezzi di gas ed energia elettrica; non tutti, inoltre, sono abbastanza competenti in materia di tecnicismi della Borsa energetica.
Eppure, nei periodi di forte volatilità dei prezzi, che non sono affatto rari, la convenienza è sotto gli occhi di tutti.
In cosa consiste il rischio dei contratti energetici per azienda a prezzo variabile
Le ragioni che possono far oscillare i prezzi delle materie prime sono diverse e dipendono da una serie di fattori esterni:
- l’energia elettrica è una materia prima che non si può stoccare, pertanto richiede un equilibrio perfetto tra la quantità prodotta e quella richiesta. Se manca questo equilibrio è necessario ritrovarlo attraverso attività di tendering che fanno variare il prezzo molto velocemente. Anche gli eventi straordinari - come è avvenuto durante il lockdown per la pandemia, a causa del quale si è verificato un crollo della richiesta o, al contrario, quando il grande caldo genera un picco di domanda per via dei condizionatori d’aria - generano rialzi o ribassi del valore di un GW.
- per il gas il discorso è un po’ diverso, perché si tratta di una materia prima che è possibile acquistare e conservare. Tuttavia, il suo valore può essere influenzato dalle crisi politiche, dai cambiamenti climatici, dalle scorte, ecc. E l’Italia produce pochissimo gas, quindi dipende da Stati terzi.
Questa forte volatilità dei prezzi genera più volte durante un anno solare occasioni di acquisto di materie prime a prezzi convenienti. Un minimo rischio di incappare in un anno caratterizzato solo da rialzi di prezzo esiste, inutile negarlo, ma allungando i “tempi di osservazione”, fino a tre o quattro anni, i momenti favorevoli per fissare il prezzo di un volume parziale di commodity si verifica sempre.
Cosa fare allora per godere dei vantaggi di un contratto energetico per azienda a prezzo indicizzato, senza avere le competenze di un trader?
La soluzione digitale per gestire il fixing
Avvalendosi un tool on line capace di monitorare i mercati e suggerire all’utente il momento giusto per fare fixing si risolve il dilemma nella maniera più pratica, professionale e all’avanguardia che si possa immaginare. Questo strumento è già disponibile e risulterà tanto più efficace quanto lungo sarà il periodo di fornitura. L’Ufficio acquisti, dunque, non ha che da affidarsi a un marketplace digitale per trovare una fornitura su misura di tre o quattro anni e poi utilizzare le strategie di fixing proposte YEM optimization dei prezzi per effettuare i fixing con i propri fornitori. Con gli strumenti adatti, fare fixing in piena sicurezza e massimizzare il risparmio diventa facile.
Contratti Fornitura energetica
Livelli di consumo energetici e prezzo variabile: quando è la scelta giusta per l’azienda
È risaputo che i costi dell’energia elettrica sostenuti dalle imprese in Italia sono decisamente elevati rispetto a quelli di altri Paesi europei. Per questo motivo, imperativo categorico di ogni ufficio acquisti di un’azienda italiana è risparmiare. Un obiettivo da raggiungere unendo l’utilizzo...
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È risaputo che i costi dell’energia elettrica sostenuti dalle imprese in Italia sono decisamente elevati rispetto a quelli di altri Paesi europei. Per questo motivo, imperativo categorico di ogni ufficio acquisti di un’azienda italiana è risparmiare. Un obiettivo da raggiungere unendo l’utilizzo di sistema di gestione che consideri i livelli di consumo energetici alla scelta del migliore contratto di fornitura.
A questo proposito, le soluzioni a prezzo variabile con possibilità di fixing rimangono tra le opzioni preferite per il loro potenziale di risparmio. Non tutti conoscono però i rischi nel fixing energia e quali sono i nuovi strumenti digitali b2b per minimizzarli. Ecco quando il prezzo variabile è la scelta giusta per l’azienda.
Orientarsi tra forniture a prezzo variabile e prezzo fisso
La selezione della fornitura ideale è un impegno notevole per ogni impresa. Da un lato, il mercato libero attuale è vantaggioso per la grande varietà di tariffe e servizi proposti. Dall’altro, per lo stesso motivo, il responsabile acquisti può trovare difficoltà nel compiere la scelta esatta.
Tra i principali dilemmi energy da affrontare c’è l’attivazione di una fornitura a prezzo variabile o prezzo fisso. Il costo finale dell’energia presentato in bolletta è infatti il risultato di diverse componenti. I costi di gestione, quelli di sistema e le imposte sono decisi dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e non possono essere soggetti a variazioni. Al contrario, il prezzo della materia energia elettrica dipende dal mercato e dalle scelte indipendenti di uno specifico fornitore. Grazie a ciò, per andare incontro alle esigenze più diverse, le compagnie sul mercato libero offrono:
- tariffe a prezzo fisso, il costo della componente materia elettrica è bloccato per 1 o 2 anni;
- tariffe a prezzo variabile, il valore materia oscilla periodicamente seguendo gli andamenti del mercato.
I vantaggi del prezzo variabile e il rischio nel fixing energia
La scelta di una fornitura a prezzo variabile offre innumerevoli vantaggi, ma presuppone anche una certa conoscenza delle dinamiche del mercato dell’energia. Il prezzo della materia non oscilla infatti solamente in base al costo dei combustibili, ma dipende anche da altri fattori più o meno prevedibili, fenomeni sociali e economici come l’interesse pubblico per le fonti rinnovabili, e l’aumento o la contrazione dei consumi.
Ciò considerato, un contratto di questo tipo può anche offrire grandi risparmi quando il prezzo della materia sui mercati internazionali scende. Per cogliere queste opportunità e allo stesso tempo fronteggiare la volatilità del mercato dell’energia, sono nate le tariffe a prezzo variabile con possibilità di fixing. Con il fixing, si intraprende un regolare monitoraggio del mercato e si compra l’energia quando i prezzi sono più bassi.
Purtroppo, i rischi nel fixing energetico sono diversi. In primo luogo, sono necessari tanto tempo e competenze che consentano di monitorare il mercato costantemente ad ampio raggio, costante, approfondita e consapevole. Le conseguenze negative più frequenti sono un carico di responsabilità eccessiva sulle spalle dell’Energy Manager, oppure un uso smoderato di risorse per la costante rivalutazione degli acquisti e per l’affiancamento di un consulente esterno.
È quindi importante sfatare il mito che vede le forniture a prezzo variabile con possibilità di fixing la strada adatta a tutti. Allo stesso tempo, esistono oggi soluzioni digitali dedicate che permettono di scegliere questa alternativa con più facilità.
Fare la scelta giusta per i livelli di consumo dell’azienda
I vantaggi di un contratto a prezzo variabile sono oggi alla portata di tutti grazie all’arrivo di piattaforme digitali b2b specializzate. Questi servizi sono capaci di tenere conto dei livelli di consumo dell’azienda e degli altri dati del sistema interno di Energy Management per selezionare i migliori fornitori e offerte.
Ufficio acquisti e Energy Manager avranno più tempo per dedicarsi ad altri processi e allo stesso tempo beneficiare delle informazioni raccolte con efficienza attraverso questi nuovi strumenti. Sarà inoltre possibile fare previsioni e simulazioni delle diverse attività collegate, come la compravendita e le gare d’appalto. L’obiettivo raggiunto è così la massima ottimizzazione dei costi e delle risorse, riducendo al minimo dell’imprevedibilità tipica del settore e cogliendo le opportunità offerte dal mercato.
Garanzie Finanziarie: perché il fornitore di energia le richiede?
Sulla tavola dei temi caldi tra fornitori e clienti con ingenti consumi ne troviamo uno che risulta sempre amaro per entrambe le parti: le garanzie finanziarie. Quello delle garanzie finanziarie infatti è un argomento piuttosto delicato, queste giocano un ruolo rilevante in svariati settori,...
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Sulla tavola dei temi caldi tra fornitori e clienti con ingenti consumi ne troviamo uno che risulta sempre amaro per entrambe le parti: le garanzie finanziarie.
Quello delle garanzie finanziarie infatti è un argomento piuttosto delicato, queste giocano un ruolo rilevante in svariati settori, anche in quello della fornitura energetica.
Questa richiesta viene fatta dai fornitori ai clienti con consumi energetici ingenti, specie in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo. Per quanto si creda che possano essere una bega solo per i clienti-aziende, in realtà, le garanzie finanziarie sono una “palla al piede” anche per il KAM ( key account manager) del fornitore che deve chiederle per conto della parte amministrativa e/o assicurativa.
Le garanzie finanziarie sono un’obbligazione della società garante, chiamata fideiussione che testimoni una sicurezza rispetto agli obblighi finanziari che si prendono, nel caso specifico nei confronti di un fornitore di energia elettrica e gas.
Le garanzie costituiscono un ottimo punto di partenza per instaurare un rapporto di fiducia tra cliente e fornitore che parta con il piede giusto.
A quali aziende i fornitori richiedono una garanzia finanziaria
I fornitori non chiedono fideiussione a tutti. L’azienda fornitore che lavora nel settore energetico deve fare questa valutazione sui clienti con un consumo superiore a 200 000 smc per il gas e sopra il milione di KWh di consumo di energia elettrica, ovvero clienti che espongono finanziariamente l’azienda che fornisce energia per una serie di motivi. Nel momento in cui il fornitore incontra un potenziale cliente e questo richiede una quotazione, è necessario fare qualche analisi o credit check.
Se l’azienda dopo i primi approfondimenti non risulta avere problemi di carattere finanziario non viene richiesta fideiussione. A meno che i consumi non siano elevatissimi e di conseguenza proporzionali al rischio assunto dal fornitore, in questo caso è sempre necessario richiederla.
Se l’azienda invece, dopo il credit check non viene ritenuta assicurabile ovvero il broker dell’assicurazione del fornitore decide di non coprire il cliente o di coprirne soltanto in parte in caso di mancato pagamento, il fornitore è costretto a richiedere fideiussione al cliente.
In aiuto durante quest'analisi viene anche il credit score di ciascuna azienza. Come visto in un precedente articolo sull'affidabilità finanziaria.
Quando il fornitore ammette il caso della deroga alle garanzie finanziarie
Il KAM solitamente ha tutte le buone intenzioni per facilitare il cliente nell’ottenere il contratto di fornitura. Nel caso in cui un cliente non possa presentare garanzie finanziarie di tipo fideiussorio il KAM potrebbe richiedergli una serie di documenti o leve a testimonianza della sua credibilità rispetto ai pagamenti.
Una volta raccolti questi documenti il KAM avvia delle valutazioni con i reparti dell’area finanziaria e con la direzione commerciale per capire se sia effettivamente il caso di richiedere un minor importo fideiussorio o di deposito cauzionale oppure in alcuni casi grazie a questi documenti ottenere una deroga alla fideiussione.
Entriamo nel merito della deroga fideiussoria con un esempio concreto, portato avanti da Francesco Mazza durante il nostro ultimo Webinar. Un potenziale cliente dà al KAM dei documenti contenenti l’approvazione di bilancio, investimenti portati avanti o documenti che aiutino ad agevolare la richiesta di deroga nonché a comprovare la serietà del cliente. Una soluzione potrebbe anche essere la disponibilità a termini di pagamento più brevi e quindi che espongano meno il fornitore finanziariamente. Con questi presupposti il KAM potrebbe ottenere dalla direzione commerciale e dall’area finanziaria, una deroga e non dover richiedere quindi fideiussione al cliente B2B.
Quale rischio corre il fornitore se non richiede le garanzie finanziarie
Andiamo a vedere quale rischio concreto corre un fornitore quando non chiede garanzie finanziarie, attraverso un altro esempio fatto durante lo stesso webinar citato precedentemente. Ammettiamo una fornitura con decorrenza 1 gennaio 2021 il cliente non ha fideiussione e il fornitore concede una deroga quindi non richiede garanzie finanziarie all’azienda. Il cliente va il fornitura dal 1 gennaio. Il 31 gennaio si chiude il primo mese di fornitura gas o energia elettrica. Il fornitore fattura il cliente 15 giorni dopo la fine del mese di consegna. Nel caso specifico, a metà febbraio. Da quel momento il cliente ha circa 15 giorni di tempo per saldare la fattura. Il cliente non paga la prima fattura. Il fornitore non aspetta il saldo della prima fattura per fornire il cliente nel mese di febbraio. Se il cliente non paga, Il fornitore inizia a essere esposto finanziariamente senza esserne ancora a conoscenza. Nel momento in cui il fornitore si rende conto, il cliente ha già consumato un altro mese, tutto febbraio 2021. Si emette la seconda fattura nel mese di marzo, mese in cui ci si rende conto che non ha pagato già due mesi di fornitura. Prima che il fornitore si renda conto che il cliente è in difficoltà siamo a circa tre mesi di esposizione. Su forniture sopra i 200 000 smc e il milione di KWh significa ingenti somme di denaro in sospeso. Per questo motivo si richiedono garanzie a monte del contratto.
Cerchiamo di quantificare il potenziale danno.
Immaginiamo un’industria cartiera con 3 macchinari che arriva a consumare fino a 7 GWh per mese, se i macchinari sono attivi di continuo. Calcolando il consumo per mese un fornitore può perdere fino a 2 milioni in tre mesi.
Se nessuno paga è difficilmente gestibile. Ovviamente i fornitori più grandi avendo un ampio bacino di clienti riescono a sostenere meglio queste difficoltà che rimangono comunque delle ingenti perdite.
Il ruolo della Garanzia Finanziaria
In conclusione, in sede di richiesta di offerta di energia elettrica e gas il fornitore richiede sempre più spesso di dare delle garanzie finanziare per assicurarsi che il cliente sia affidabile sul profilo finanziario. Questa opzione risulta scomoda al cliente che vorrebbe velocizzare la pratica ma in realtà lo è anche per il fornitore.
Il ruolo della garanzia finanziaria è fondamentale per creare un rapporto di fiducia tra cliente e fornitore che permette a quest’ultimo di concedere offerte più vantaggiose in termini di prezzo e servizi verso i clienti.
La fideiussione gioca un ruolo importante anche per il cliente finale perché indica all’azienda che il fornitore che ha di fronte è affidabile finanziariamente in quanto si assicura che i suoi clienti lo siano.
La garanzie finanziarie quindi, per quanto scomode in tutti gli ambiti, sono un importante punto di partenza per un rapporto di fiducia. Infatti è sempre vero che quando c’è la fiducia aumenta la velocità e diminuiscono i costi.
YEM, la consulenza energetica si fa digitale
Chi conosce bene il mondo dei servizi B2B, sa ridurre i costi energetici è un’attività lunga e complessa, che inizia con la scelta del giusto fornitore per arrivare alla gestione del contratto siglato. Per riuscire a spendere meno nell’acquisto di gas ed energia elettrica sono necessarie...
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Chi conosce bene il mondo dei servizi B2B, sa ridurre i costi energetici è un’attività lunga e complessa, che inizia con la scelta del giusto fornitore per arrivare alla gestione del contratto siglato. Per riuscire a spendere meno nell’acquisto di gas ed energia elettrica sono necessarie competenza, attenzione al mercato e moltissime ore lavorative da parte di energy manager e/o uffici acquisti.
La buona notizia è che oggi esiste una soluzione hi-tech sofisticata che aiuta a ridurre i costi energetici aziendali, in maniera semplice, veloce ed efficace, senza trascurare l’aspetto consulenziale, ma riducendone i costi: si tratta della piattaforma tecnologica YEM.
Consulenza energetica digitale d’alta qualità
YEM, un’azienda di recente costituzione con un’alta expertise del fondatore e di tutti i collaboratori sul mondo dell’energia, ha lanciato un servizio online, altamente personalizzabile, rivolto ad aziende di ogni settore con un consumo di energia fino a 1 GWh per l'energia elettrica e 200000 smc per il gas.
Si tratta di una piattaforma online evoluta che rende disponibili due importanti sevizi: YEM marketplace e YEM optimization.
-YEM marketplace consente di lanciare una gara per la ricerca di un nuovo fornitore energetico e arrivare al giusto contratto in pochi click;
-YEM optimization, invece, è un tool unico, in grado di accompagnare l’azienda verso la massimizzazione del risparmio. Questo servizio è rivolto alle realtà imprenditoriali che abbiano optato per un contratto a prezzo variabile con possibilità di fixing.
Expertise a disposizione delle aziende e servizi d’alto livello
Automatizzare in digitale la consulenza energetica B2B equivale a ottimizzarne i processi e a renderli più efficienti. “Ci sono tante piattaforme online e digitali per la gestione dei costi energetici - fa notare Nicolas Henn di YEM - ma molte puntano soltanto su logiche di prezzo più basso, mentre noi puntiamo sulle condizioni di mercato più vantaggiose per il cliente e allo stesso tempo sulla qualità del servizio complessivo”.
Nicolas Henn, che ha voluto rendere concreta la sua idea imprenditoriale e realizzare la piattaforma, spiega “Quella di YEM non è una consulenza soggettiva, ma una consulenza energetica indipendente e oggettiva che riguarda le migliori offerte del mercato, il giusto fornitore e il contratto di fornitura. Attraverso la piattaforma, YEM dà tutti gli strumenti necessari per un'adeguata scelta e per la gestione energetica, ma poi le decisioni finali sono sempre del cliente. Una volta che il sistema di elaborazione ha stilato la graduatoria dei fornitori più convenienti e rispondenti alle richieste, per esempio, è il cliente stesso a interfacciarsi direttamente con il player per chiudere il contratto”.
“La consulenza energetica che forniamo attraverso i nostri servizi e la nostra piattaforma online - continua Henn - è del tutto indipendente rispetto ai vari fornitori e alle loro offerte sul mercato - rimarca Nicolas Henn - vogliamo trasmettere la nostra competenza alle aziende e renderle più consapevoli delle loro valutazioni e scelte contrattuali”.
Efficienza e personalizzazione vs costi molto convenienti
Rimane il nodo dei costi di accesso. Quanto possono costare l’accesso a due tool digitali e un’assistenza personalizzata da parte di YEM?
La modalità di gestione e comunicazione tecnologica dei servizi YEM permette un'economia scalabile delle varie attività digitali. Ciò consente di offrire condizioni e prezzi più interessanti e convenienti a ciascun cliente, verso il quale rimane l’impegno di una particolare attenzione alle sue necessità specifiche. Nonostante le soluzioni siano totalmente digitali è sempre possibile richiedere una demo o contattare YEM per essere accompagnati nell’utilizzo delle piattaforme.
Affidabilità finanziaria per i fornitori e conseguenze sui contratti
Della tipologia contrattuale e del risparmio che si può ottenere con una formula a prezzo variabile con fixing abbiamo più volte scritto all’interno di questo blog; oggi, vogliamo parlarvi di come capitalizzare l’affidabilità finanziaria del fornitore scelto. Due temi in apparenza distanti -...
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Della tipologia contrattuale e del risparmio che si può ottenere con una formula a prezzo variabile con fixing abbiamo più volte scritto all’interno di questo blog; oggi, vogliamo parlarvi di come capitalizzare l’affidabilità finanziaria del fornitore scelto.
Due temi in apparenza distanti - affidabilità e risparmio - eppure legati da un corto filo (conduttore): la fiducia!
Supponiamo che un’azienda chieda un’offerta per fornitura energetica annuale a un generico player del settore.
In fase di gara, è d’uso cercare il prezzo più basso, quello che promette un considerevole taglio dei costi rispetto agli anni precedenti. Capita, però - e purtroppo ancora troppo di frequente - che l’Energy manager o l’ufficio acquisti decidano di siglare un contratto solo sul parametro del prezzo.
Questa scelta potrebbe rivelarsi un errore, perché, in assenza di ulteriori informazioni sul fornitore, potrebbe sfuggire la più importante: l’instabilità finanziaria del player. Soprattutto in questo periodo di pandemia, non è raro incappare in un fornitore a rischio fallimento. Ciò può inficiare la fornitura e il bilancio del richiedente. È bene sapere, infatti, che una tale eventualità si ripercuoterebbe drammaticamente sul cliente, generando costi inattesi (legali, legati alla mancata produzione e al nuovo contratto da firmare in estrema urgenza, ecc).
L’affidabilità finanziaria del fornitore, quindi, è un criterio di valutazione nient’affatto secondario.
Ma come valutarla?
La soluzione “YEM Credit score by Cerved" privilegia il rapporto di fiducia fornitore/cliente
YEM, start up italiana ideatrice della piattaforma digitale YEM con i suoi servizi YEM marketplace e YEM opmization ha firmato una partnership con Cerved, noto sul mercato italiano nel campo di rating. In quanto strumento di supporto agli Energy manager e agli Uffici acquisti, la piattaforma consente innanzitutto di lanciare e gestire una gara in pochi click, creando un canale di comunicazione privilegiato tra il cliente e una rosa di fornitori pre-selezionati.
Conscia dell’importanza della solidità finanziaria di un fornitore energetico, YEM ha scelto di garantirla ai propri utenti attraverso una collaborazione con Cerved. Vediamo come.
Reciproche garanzie racchiuse in due singole cifre
La qualità degli attori della piattaforma viene misurata da Cerved in una scala che va da 1 (eccellente, perché il rischio è inesistente) a 8 (qualità insoddisfacente - rischio elevatissimo): questo è lo score YEM Credit score by Cerved. YEM non accetta nel proprio marketplace i fornitori con score superiore al tre, pertanto il contratto del cliente sarà sempre al riparo da rischi elevati o elevatissimi di fallimento.
“Il servizio è nato nel luglio del 2020 - spiega Nicolas Henn, ideatore di YEM - e consente agli utilizzatori del nostro YEM marketplace di avere piena fiducia riguardo all’affidabilità finanziaria di tutti i fornitori presenti sulla piattaforma.
Quando un’utente chiede un’offerta, riceve lo score associato a quel player. Parallelamente, però, YEM invia al fornitore uno score relativo al cliente che sta chiedendo l’offerta. Il controllo è dunque reciproco.
Lo score applicato al cliente si rivela un vero vantaggio a livello di costi: più sarà basso il rischio associato al richiedente, infatti, tanto più il fornitore si sentirà rassicurato e propenso ad applicare uno sconto alla fornitura”.
Cerved, infatti, assegna anche al futuro cliente uno score e ciò aumenta la capacità di negoziazione delle aziende virtuose in tema di sconto e risparmio.
Grazie a YEM Credit score by Cerved, però, anche le aziende con score superiore al tre (quindi con instabilità finanziaria moderata o massima) possono migliorare la propria posizione: YEM suggerisce loro di ricorrere a una fideiussione. Questa soluzione accresce la fiducia del fornitore, che sarà più tranquillo nel proporre la sua migliore offerta.
Come nasce lo YEM credit score by Cerved
Cerved ha elaborato i dati relativi alle tipologie d’azienda, alle zone d’Italia nelle quali operano, alle congiunture e agli habitat economici, in modo da ottenere vere e proprie funzioni matematiche.
La procedura data-driven di Cerved coniuga le funzioni matematiche a qualche parametro peculiare dell’azienda che cerca la fornitura: la sintesi è proprio lo score.
Grazie a YEM Credit score by Cerved, quindi, fare previsioni sui prezzi energia è più semplice. Clienti e fornitori sono garantiti, il livello di reciproca fiducia è massimo e i prezzi delle forniture sono sgravati da ogni possibile una tantum o tariffa precauzionale generalmente pretesa in assenza di conferme di affidabilità.
6 errori da evitare durante l’avvio di una gara
Il contratto di fornitura energetica della tua azienda sta per terminare? Oppure stai programmando di avviare una gara per una futura fornitura energetica? Adesso ti ritrovi immerso nel mare magnum di tutte le papabili offerte che la moltitudine di attori del mercato dell’energia (più di 500 tra...
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Il contratto di fornitura energetica della tua azienda sta per terminare? Oppure stai programmando di avviare una gara per una futura fornitura energetica?
Adesso ti ritrovi immerso nel mare magnum di tutte le papabili offerte che la moltitudine di attori del mercato dell’energia (più di 500 tra fornitori e rivenditori in Italia) vogliono proporti. Non disperare. Ti sembra forse un momento critico, ma in realtà potresti sfruttare questa situazione a tuo vantaggio.
L’arrivo della maturità del tuo contratto di fornitura energetica, potrebbe essere finalmente l’opportunità di confrontare le varie offerte di energia, per trovare quella più adatta alle esigenze e al budget aziendale. Se stai pianificando di lanciare presto una gara è importante che tu ricordi di non commettere dei gravi errori che ti porterebbero a pagare ingenti spese. Questo articolo nasce da una discussione avvenuta dopo pranzo tra noi del team di comunicazione e Nicolas Henn: il fondatore della startup YEM.
Quasi con ironia si parlava di quali sono le sviste peggiori che si potrebbero commettere. Così abbiamo pensato che avremmo potuto fornire una mini guida, con lo scopo di evitare che i nostri lettori commettano questi errori. Abbiamo deciso di selezionare 6 possibili errori, a nostro avviso quelli da evitare assolutamente.
1 - Non anticipare la fine del contratto
Se stai pianificando di lanciare presto una gara per prima cosa è importante controllare se nel contratto in essere è presente la clausola del tacito rinnovo. In tal caso dovresti inviare una lettera di disdetta al fornitore, entro i termini previsti dalla clausola. Soltanto in questo modo potrai cambiare fornitore tranquillamente.
In caso contrario saresti costretto a pagare delle penali sia al nuovo che al vecchio fornitore.
2 - Chiedere una durata di validità troppo lunga
Se stai per sottoscrivere un contratto a prezzo fisso un’altra trappola da evitare assolutamente è quella di richiedere una durata di validità per l’offerta di energia troppo lunga. La durata di validità è il tempo di cui disponi per accettare un'offerta di energia. Bisogna tenere conto del fatto che più la durata di validità stabilita è lunga, più potrebbe aumentare il prezzo proposto dal fornitore. Così facendo il fornitore può tutelarsi dalle variazioni di mercato. Spesso si tende a cercare di aumentare la durata di validità, per evitare di non avere abbastanza margine di scelta. Se per esempio la durata di validità stabilita iniziasse alle 10 e finisse alle 11, a partire dalle 11 e 1 minuto non si è più nella posizione di accettare qualsiasi offerta di energia.
Nel caso in cui la durata di validità invece, fosse di un giorno il prezzo dell’energia aumenterebbe non di poco. Come ordine di grandezza la durata di validità di un’ora rispetto alla durata di un giorno potrebbe aumentare anche di 50 cent/MWh in più. Forniamo un facile esempio.
Moltiplicando 50 cent/MWh per una fornitura di 10.000 MWh arriveresti a pagare fino a 5.000 euro in più, se la durata di validità per l’offerta fosse non di un’ora ma di un giorno.
3 - Sottovalutare se possiedi un contratto a prezzo fisso o variabile
Come avevamo scritto in uno dei nostri primi articoli: Prezzo fisso o indicizzato? Prima di avviare una RdO è importante essere consapevoli delle differenze tra le varie forme contrattuali. Per essere più chiari possibile ecco delle semplici definizioni:
Prezzo fisso
Ogni MWh di energia consumato durante il periodo contrattualizzato viene fatturato ad un prezzo fisso, determinato al momento della firma del contratto. E' importante che tu ti ricorda che con la clausola del tacito rinnovo, il contratto a prezzo fisso si trasforma spesso in prezzo variabile senza fixing se non è stata avviata una RdO.
Prezzo indicizzato
Ogni MWh di energia consumato durante il periodo contrattualizzato viene fatturato ad un prezzo variabile, sulla base delle variazioni di mercato del prezzo di referenza, scelto al momento della firma.
Prezzo indicizzato con fixing
Quando si ha un contratto di fornitura di gas o energia elettrica a prezzo variabile, la società contraente può richiedere il fixing del prezzo al proprio fornitore. Si tratta di fissare il prezzo di una parte dei volumi o dell’intero profilo di consumo, previsto in un determinato periodo futuro alle condizioni economiche del mercato in quel momento. In questo modo il fixing consente al consumatore di trasformare un contratto a prezzo indicizzato in un contratto a prezzo fisso (in toto o in parte), eliminando il rischio di una salita dei prezzi ed il conseguente aumento dei costi di fornitura.
Potrebbe sembrare un errore molto banale, ma purtroppo non è un errore raro. Se per esempio ti rendi conto solo in un secondo momento di aver sottoscritto un contratto di fornitura energetica a prezzo fisso, e realizzi dopo il fatto che ti converrebbe di più un contratto a prezzo variabile, sappi che passare da un’opzione all’altra è quasi impossibile. Oppure si tratta di un opzione particolarmente onerosa. Tieni a mente che i fornitori concedono un alto livello di flessibilità a pochi clienti che acquistano centinaia di GWh.
4 - Sbagliare il numero dei punti di consegna
Ai fornitori non piace l’imprecisione, motivo per cui bisogna fare attenzione nel comunicare l’esatto numero dei punti di consegna dell’energia e la giusta posizione.
Se per esempio ti rendi conto di aver firmato un contratto dove specifichi di possedere 9 punti di consegna e in un secondo momento ti rendi conto di possederne invece 10 puoi stare certo di due fattori:
- L’energia comunque arriverà in tutti i 10 punti di consegna
- Se però hai comunicato solo in un secondo momento di possedere anche un decimo punto di consegna, riceverai anche lì l'energia, ma dopo il pagamento di una penale calcolata sul consumo del decimo sito.
5 - Essere imprecisi nella comunicazione dello storico dei dati di consumo
Non sottovalutare mai l’importanza di fornire dei dati di consumo più attendibili possibile al fornitore. Un’informazione molto importante per il fornitore è quella di disporre dei dati sullo storico dei consumi, che possono essere per esempio il dettaglio giornaliero sul consumo del gas o il dettaglio orario sul consumo dell’energia elettrica. Questo tipo di informazioni vanno fornite per ogni punto di consegna e vanno organizzate per fascia oraria.
Non fornire informazioni precise, significa per il fornitore correre rischi finanziari. Questo tipo di errore per prima cosa avrà un'impatto diretto sul prezzo dell'energia, perché il fornitore applicherà un supplemento. Inoltre, il fornitore perderà fiducia nei tuoi confronti. Non dimenticare mai: più sei preciso, più il fornitore ti può fare un'offerta vantaggiosa.
6 - Pensare sia il prezzo l'unico aspetto che porta al risparmio
È facile pensare che “la proposta commerciale più vantaggiosa sia quella che assicura il maggior risparmio sul prezzo di acquisto”, motivo per cui è facile sbagliare. Per ottenere un risparmio significativo tieni a mente una cosa: il prezzo da solo non basta!
Bisogna valutare anche e soprattutto la qualità dell'offerta di fornitura energetica. Per questo, non dimenticare di valutare i servizi offerti dal fornitore, anche sulla base di:
- chiarezza e trasparenza nella fatturazione.
- Servizio clienti sempre attivo.
- Velocità di risposta per una richiesta d'intervento sul campo.
Per scoprire quali sono altri fattori che incidono sulla qualità di un'offerta di energia, leggi il nostro articolo: Fornitore energia elettrica e gas: scegliere la qualità oltre al prezzo.
Per non sbagliare ricorda: i fornitori non amano le imprecisioni e puoi sempre affidarti al nostro blog.
Abbiamo fornito una lista di errori che avresti potuto commettere durante il lancio di una gara. Ora ci auguriamo di essere stati sufficientemente chiari ed esplicativi, in modo che tu non commetta questi errori. Soprattutto speriamo di essere stati semplici: perché il nostro obiettivo resta sempre quello di semplificare la complessità.
Contratti Fornitura energetica
Bollette e contratti energia: 4 particolarità da sapere prima di firmare un contratto
Esiste una relazione tra bollette e contratti energia che potrebbe incidere negativamente sul risparmio auspicato in fase di gara. No, non parliamo dell’ovvia necessità di trovare una tariffa conveniente per gas ed energia elettrica, bensì della bolletta come documento. La firma di un nuovo...
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Esiste una relazione tra bollette e contratti energia che potrebbe incidere negativamente sul risparmio auspicato in fase di gara. No, non parliamo dell’ovvia necessità di trovare una tariffa conveniente per gas ed energia elettrica, bensì della bolletta come documento.
La firma di un nuovo contratto energetico non va mai presa con leggerezza. Anche se il prezzo proposto dal fornitore scelto sembra essere il più conveniente, esistono vari altri aspetti del futuro rapporto di fornitura che potrebbero compromettere il risultato della ricerca.
Le bollette, in particolare, fanno la differenza tra un contratto che vale la pena siglare e uno che è meglio lasciar perdere.
In questo post cerchiamo di mettere in luce uno degli aspetti più ingannevoli di una gara: la leggibilità di una bolletta, tra le pieghe della quale si potrebbero annidare errori, indici di poca trasparenza o, al contrario, segnali di rassicurante serietà.
La bolletta, diciamolo a chiare lettere, è il vero biglietto da visita dei player del mercato di fornitura energetica, il documento che più di ogni altro fa capire se l’azienda selezionata è affidabile o meno.
Insidie nelle bollette e contratti energia
La prima cosa da fare quando si pensa di aver individuato il giusto fornitore è chiedere un esempio di bolletta. Avere il documento in mano è fondamentale per evitare sorprese future.
Le valutazioni da fare sulla bolletta sono innanzitutto generali: quanto è facile da interpretare? È leggibile?
La semplicità non è affatto scontata. Nel marasma degli oltre 500 player attivi sul mercato, sono in molti a giocare sul detto/non detto, sui conguagli, sui mancati aggiornamenti dei coefficienti ecc….
Regola numero uno, dunque, è la forma, che agevoli la facilità di lettura. Ciò sottintende anche un impegno da parte del fornitore nel renderla il più trasparente possibile. L’aggrovigliamento nozionistico è sempre indice, nel migliore dei casi, di poca attenzione al cliente o addirittura di intenzioni ingannevoli, nel peggiore.
Teniamo presente infatti, che l’Autorità ha emanato nel 2009 la “Direttiva per l'armonizzazione e la trasparenza dei documenti di fatturazione dei consumi di elettricità e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane” e le bollette, dunque, dovrebbero essere tutte di facile lettura e trasparenti.
La formula scelta per il contratto, tra prezzo fisso e prezzo variabile con possibilità di indicizzazione, determina ovviamente variazioni nei conteggi trimestrali. Avere a disposizione esempi di bolletta relativi alle due alternative contrattuali può far comprendere meglio il modus operandi del fornitore che si sta vagliando.
Le “relazioni pericolose” tra bollette e contratti energia
Il prezzo delle materie prime energetiche si compone di una quota fissa e di una variabile. I costi variabili dipendono dalla media dei valori consuntivi del mercato del giorno precedente (e per questo sono soggetti a fluttuazioni, sulle quali i clienti più smart possono ritagliare un cospicuo risparmio attraverso le strategie di fixing).
Tutte le altre componenti della bolletta sono fissate dall’Authority.
La seconda caratteristica di una bolletta ben congegnata, quindi, è la precisione sui costi variabili e invariabili.
Tra i prezzi fissi, cioè quelli che non dipendono dal mercato di gas ed energia elettrica ci sono le tasse e i trasporti, voci regolate da Arera attraverso dei coefficienti che vengono continuamente aggiornati. L’aggiornamento dei coefficienti in bolletta, che dovrebbe essere una regola, è una attività che non tutti i fornitori praticano in maniera diligente e, in certi casi, l’azienda paga più di quel che dovrebbe a vantaggio di un fornitore poco trasparente e disonesto. L’aggiornamento dei coefficienti, dunque, è un punto da monitorare con attenzione.
Infine, c’è la pratica dei conguagli che devono essere pochi e ben gestiti.
Le bollette trimestrali si riferiscono a sempre una stima dei consumi. Il conguaglio è comprensibile. Tuttavia, se i conguagli sono frequenti, troppo alti, se fanno perdere i conti e creano confusione, significa che non si è fatta una corretta pianificazione della fornitura oppure che, anche in questo caso, purtroppo il fornitore non è dei più affidabili e onesti.
Il mantra dell’Energy manager dovrebbe essere: “Mai firmare un contratto prima di aver analizzato l’impostazione della bolletta”.
Bollette sotto la lente prima di firmare
Cosa può accadere se le bollette ricevute sono errate o non chiare?
Il rischio principale è di pagare più del necessario, naturalmente. In qualche caso, si potrebbe anche pagare di meno, quando i conteggi errati vanno a svantaggio del fornitore. In tutti i casi, però, se la bolletta non è chiara, l’azienda è costretta ad affidarsi a un consulente, al quale sarà necessario pagare la prestazione. Un costo in più che può e deve essere evitato.
Il rapporto tra bollette e contratti energia, dunque, è piuttosto stretto.
Riassumendo, le particolarità della bolletta da verificare prima di firmare un contratto di fornitura energetica sono quattro:
1 - la facilità di lettura;
2 - gli obblighi del fornitore (precisione sui costi variabili e invariabili);
3 - l’aggiornamento puntuale dei coefficienti di tasse e trasporti;
4 - l’utilizzo dei conguagli.
Energy portfolio management: cos’è e come farlo
Un unico portfolio di investimento per gestire l’energy portfolio management aziendale: è quanto ha a disposizione l’Energy Manager nell’ambito della propria attività. L’obiettivo è garantire all’azienda il conseguimento di un ottimo livello di efficienza energetica attraverso strategie,...
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Un unico portfolio di investimento per gestire l’energy portfolio management aziendale: è quanto ha a disposizione l’Energy Manager nell’ambito della propria attività. L’obiettivo è garantire all’azienda il conseguimento di un ottimo livello di efficienza energetica attraverso strategie, progetti, tecnologie e macchinari che permettano di ottenere le medesime performance produttive con meno energia. Ma non solo: l’energy portfolio management, sintesi in tre parole della complessa mansione strategica di ogni Energy Manager, comprende anche la misurazione dei processi e la standardizzazione, al fine di tendere al continuo miglioramento nel tempo. Di fronte a un’asticella che si allontana di giorno in giorno, in maniera costante, al professionista dell’energia sono richiesti un grande dinamismo e tanta competenza.
Le ragioni di un energy portfolio management
Gli asset aziendali relativi all’energia sono importantissimi per le seguenti ragioni:
1) economie di scala aziendali, dunque contenimento dei costi generali;
2) adeguamento alle normative vigenti;
3) competitività.
Nessuno dei tre concetti elencati ha un obiettivo fisso, univoco, da raggiungere. Si tratta piuttosto di percorsi a tappe, che permettono alle aziende di ottenere risultati importanti, ma sempre in divenire per definizione.
Le stesse direttive europee, poi recepite dall’Italia e trasformate nel PNIEC indicano obiettivi specifici legati al tempo, raggiunti i quali si dovrà ulteriormente migliorare.
Per questa ragione, a tutte le aziende, e in particolare alle più “energivore” non è più concesso di essere soggetti passivi del mercato, come accadeva in passato.
Nuove procedure strategiche e operative.
Si comincia da un contratto legato al mercato
Anche dal punto di vista delle forniture di gas ed elettricità, l’energy portfolio management richiede lo stesso approccio flessibile e dinamico. Soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda, infatti, implica di approvvigionarsi di gas ed energia elettrica tenendo conto:
-dell’esigenza di tagliare i costi in bolletta;
-della moltiplicazione dei player della fornitura energetica per via della liberalizzazione del mercato;
-della necessità di aumentare la percentuale di energia derivante da fonti energetiche rinnovabili;
-di un mercato complesso delle materie prime, nel quale i prezzi dell’energia variano di ora in ora (soprattutto nel caso dell’energia elettrica).
Il complesso di nuove esigenze ha creato la necessità di ricorrere sempre più di frequente a servizi consulenziali e informativi. L’Energy Manager, infatti, necessita di molte più competenze per mantenere l’azienda attiva nella gestione del proprio portfolio energetico. Sono essenziali competenze nella gestione del rischio e una maggiore flessibilità nella ricerca di contratti e soluzioni che garantiscano efficienza energetica a costi inferiori.
Un buon punto d’inizio è affrontare la scelta di un contratto di fornitura legato all’andamento della Borsa energetica. Questo approccio è meno convenzionale rispetto alla tradizionale concentrazione dell’acquisto di energia a prezzo fisso in un unico istante durante l'anno, ma consente all’azienda di “costruire” la propria bolletta attivamente.
Per gestire i rischi e le attività di una tale formula contrattuale, sono richieste competenze in termini di trading, che l’Energy Manager potrebbe anche non possedere. Tra le soluzioni più accessibili, flessibili ed efficaci, nate per essere di supporto ai professionisti, ci sono specifiche piattaforme digitali che consentono la gestione attiva del contratto.
Il tool da integrare nella strategia di energy portfolio management
Il servizio online attraverso strumenti informatici avanzati è offerto da veri esperti del settore energia. Non occorre, quindi, che gli Energy Manager seguano in prima persona il mercato per pervenire alla struttura definitiva del proprio portafoglio energetico. Un buon ottimizzatore online integrato nella strategia di energy portfolio management consentirà di ottenere il meglio da un contratto di fornitura a prezzo variabile con fixing, cogliendo in autonomia le condizioni di mercato ritenute economicamente più convenienti.
Come ottimizzare i costi dell'energia elettrica con una piattaforma
Una piattaforma digitale innovativa, di servizi online e applicazioni specifiche, per ottimizzare i costi di energia elettrica dell'azienda. Usare una piattaforma tecnologica specializzata – anziché il lavoro di una persona – offre diversi e numerosi vantaggi per l'azienda che vuole ottimizzare i...
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Una piattaforma digitale innovativa, di servizi online e applicazioni specifiche, per ottimizzare i costi di energia elettrica dell'azienda. Usare una piattaforma tecnologica specializzata – anziché il lavoro di una persona – offre diversi e numerosi vantaggi per l'azienda che vuole ottimizzare i costi di energia elettrica. I benefici di gestire queste attività attraverso soluzioni Hi-tech dedicate sono molteplici, e in questo Blog Post li illustriamo senza un ordine di priorità, perché ogni impresa può trovare più utile, conveniente e primario un elemento piuttosto che un altro.
Ecco, quindi, quali sono i principali vantaggi nell'utilizzare una piattaforma digitale per gestire e ottimizzare i costi aziendali di energia elettrica: ad esempio, la piattaforma monitora per il cliente il mercato dell'energia; seleziona, attraverso speciali algoritmi, sia i possibili migliori fornitori, sia le loro migliori offerte; si occupa delle attività più standardizzate, e a minore valore aggiunto, e di quelle di analisi, elaborazione e calcolo più difficili e complesse. In questo modo, una piattaforma digitale dedicata 'libera' anche importanti risorse aziendali che possono quindi essere rivolte e dedicate all’efficienza energetica. Ma vediamo più nel dettaglio, uno per uno, i vari vantaggi, importanti e molto concreti.
I vantaggi di una piattaforma digitale specializzata nel b2b
La piattaforma tecnologica specializzata nel mondo della fornitura di energia b2b non sostituisce in tutto e per tutto la persona, ma l'operatore può intervenire solo quando e solo là dove il suo lavoro può svolgere attività a più alto valore aggiunto, mentre la piattaforma Hi-tech online si occupa delle attività più standardizzate, e a minore valore aggiunto, e di quelle di analisi, elaborazione e calcolo più difficili e complesse.
Utilizzando quindi una piattaforma specializzata online, l'azienda riduce e automatizza tutto ciò che è più burocratico, ripetitivo e a basso valore aggiunto, sia per quanto riguarda ad esempio le attività necessarie per gestire una gara di fornitura, sia per fare un adeguato e conveniente Fixing dei prezzi.
Usare l'efficienza digitale per ottimizzare i costi dell'energia elettrica
Una persona dell'azienda impiega e perde molto tempo per vedere e analizzare grafici e valori dell'energia nell'andamento dei mercati, con piattaforma digitale per la fornitura b2b tutto ciò viene automatizzato e realizzato dal 'cervello digitale'. Che – come sappiamo – ha ormai margini di errore e inefficienze molto più bassi rispetto a quelli umani, e prossimi allo zero.
La piattaforma monitora per il cliente il mercato dell'energia, fornisce analisi e spiegazioni sintetiche, permettendo anche qui un grande risparmio di tempo e risorse. Tutto ciò significa, in pratica, ottimizzare i costi di energia elettrica.
In più, una piattaforma di servizi online applicati alla fornitura di energia b2b permette anche di elaborare, definire e ricevere offerte di fornitura davvero e del tutto paragonabili tra loro, perché le richieste di informazioni ai fornitori di energia – per definire il piano di offerta di ognuno – comprendono tutte le necessità del caso, seguendo uno standard uniforme, altrimenti le offerte non sono paragonabili tra loro.
Una piattaforma energetica Hi-tech davvero evoluta fa una buona selezione del mercato
La piattaforma specializzata inquadra, considera e gestisce tutti gli elementi e i fattori che influiscono sul prezzo dell'energia elettrica, evidenzia ogni impatto sul costo finale, permette anche di valutare le eventuali penali previste in caso di disservizi, tenendo tutto bene sotto controllo, evitando brutte sorprese e di scoprire poi costi non preventivati.
Se una piattaforma energetica Hi-tech è poi davvero evoluta, raccoglie e presenta un gruppo più ristretto di fornitori pre-selezionati, in base alla loro affidabilità finanziaria e al Credit score aziendale.
Allo stesso modo, i costi aumentano se ad esempio il fornitore ha offerto un prezzo iniziale più basso ma poi si devono sommare costi occulti o aggiuntivi. Oppure se il fornitore offre un livello di servizio di qualità inferiore e scadente, o non compreso nel prezzo di fornitura, e altri costi imprevisti si possono aggiungere nel caso di contenziosi e ricorsi legali. Sono tutte operazioni, attività e applicazioni che hanno ricadute importanti in termini di costi o risparmi per l'azienda cliente.
Più conoscenza permette di ottimizzare i costi dell'energia elettrica
Una piattaforma digitale specializzata nella fornitura di energia b2b offre, poi, servizi e soluzioni di grande aiuto, utilità e convenienza, perché seleziona, attraverso speciali algoritmi, sia i possibili fornitori, sia le loro offerte, in base a dati e numeri, ma anche con parametri e criteri qualitativi. Considerando e valutando sempre tutti i criteri necessari per ottimizzare i costi di energia elettrica.
Un altro vantaggio per l'azienda, e per i suoi risultati concreti, di usare una piattaforma digitale, sta anche nel fatto che in questo modo non si devono dedicare e impiegare risorse umane, energie, lavoro, tempo, per gestire e migliorare i costi dell'energia elettrica – perché tutto viene fatto in maniera ottimale dai sistemi digitali –, e quindi tutte queste risorse 'risparmiate' possono essere rivolte e dedicate all’efficienza energetica.
In più, utilizzando una piattaforma digitale, tutte le operazioni restano tracciate, e si possono quindi poi analizzare, verificare e certificare. Con sistemi Hi-tech evoluti per ottimizzare i costi dell'energia elettrica è inoltre possibile fare previsioni e simulazioni delle varie attività collegate, ad esempio risulta facile, utile e interessante fare simulazioni di gare d'appalto e operazioni di compravendita sul mercato energetico b2b.